tag:blogger.com,1999:blog-24641350055660715372024-03-13T08:06:41.582-07:00Fabio Consoli, Cycling for ChildrenFabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.comBlogger22125tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-14000541355748190592012-06-11T02:10:00.002-07:002012-06-18T00:37:42.519-07:00Una pedalata sul tetto del mondo.<br />
<div class="MsoNormal">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sichuan (Cina) –
Altopiano Tibetano – Agosto 2012</i></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Dopo una piccola pausa, rieccoci per parlare della prossima avventura, questa volta
quel pezzo di ferro vecchio della mia bicicletta mi porterà <i>Sul tetto del mondo, </i>ovvero sull'altopiano
Tibetano orientale, in Sichuan. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Insieme al mitico Fabio Faranda e al tenace Angelo Colletta,
viaggeremo sulle strade più alte del mondo. Partendo da Chendgu (400m S.L.M.) passeremo
attraverso la fantastica valle del Tagong per poi salire nella parte est dell’altopiano
tibetano, viaggiando ad altitudini tra 3500 e i 5000m, cercando di attraversare
il <i>Tro La Pass</i> a 5100m (il passo più alto ad est di Lasha) per poi riposare in tenda nei
laghi di montagna a 4500m o cenare in un monastero in compagnia dei monaci
tibetani.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Pubblicherò più in là la cartina con il percorso dettagliato,
per adesso ci sono ancora due tre cosine da sistemare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
In tutto questo devo cercare di frenare l’ego perché non è
che stiamo andando a pedalare su Marte, si, ci sarà da soffrire, ma c’è tanta
gente che ogni giorno si lancia in imprese ciclistiche pazzesche.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
C’è da dire però, che rispetto alle nostre capacità ci
stiamo lanciando in un’impresa molto impegnativa, a tratti estrema, speriamo
non tragica. Soprattutto se si pensa che non avremo nessuna assistenza di alcun
tipo e dovremo trasportare tutto il necessario nelle nostre borse.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Vi risparmio tutta la menata spirituale che ci sta dietro un
viaggio di questo tipo, è da tanti anni che sogno di visitare questa terra, un
posto che con il solo nome riesce ad evocare una sensazione di vastità e di
ricerca interiore. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
È usanza del posto, scrivere delle preghiere su dei pezzetti
di carta colorata e lasciarli scivolare via negli alti passi di montagna, forse
perché essendo più vicini al cielo, le preghiere voleranno via e raggiungeranno
l’unione con il “tutto” con più facilità.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Passando per il "Tro La Pass" a 5100 io farò proprio questo e se
qualcuno volesse partecipare io porterò il vostro desiderio, la vostra
preghiera con me e li lascerò li per voi*.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Scrivete il vostro messaggio a<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="mailto:info@fabioconsoli.com">info@fabioconsoli.com</a> <i>i messaggi resteranno privati, io stesso vi prometto
che non sbircerò tra le vostre email. <o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span class="Apple-style-span">Prima di lasciarvi vi chiedo un piccolo aiuto per i bambini
del sud del mondo, in particolar modo serve il nostro sostegno per il</span><br />
<h3>
<a href="http://www.ciai.it/?page_id=3535">Progetto di vita: una stanza per cure speciali respiratorie</a></h3>
Andate sul sito del Ciai per avere tutte le informazioni,<br />
basta pochissimo, anche solo qualche euro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://www.ciai.it/?p=422">La donazione va fatta direttamente al sito del CIAI, (Centro Italiano Aiuti Infanzia) tramite carta di credito, bonifico Bancario o bollettino postale. Cliccando qui avrete tutte le informazioni.</a><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Presto pubblicherò degli aggiornamenti sulla preparazione del viaggio,<br />
<i>Fabio Consoli</i><br />
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: xx-small;"><o:p> * </o:p>Per limitare l’impatto ambientale, per la stampa verrà usata carta d’alga facilmente biodegradabile</span></i></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-77907787115248516582011-09-05T00:59:00.000-07:002012-06-18T00:42:25.397-07:00Cycling in Madagascar<a href="http://dl.dropbox.com/u/28973390/Cycling%20in%20Madagascar.pdf"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5648783713187919330" src="http://1.bp.blogspot.com/-zhSlHDeV5ko/TmSC282T9eI/AAAAAAAAA7A/I2KCFR9WLLU/s320/immagine%2Bper%2Bblog%2Barticolo%2Boutdoor.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; height: 225px; width: 320px;" /></a> <br />
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #741b47; font-size: 85%;"><a href="http://www.facebook.com/media/set/?set=a.1776728581031.2092071.1323851493">Guarda la galleria fotografica</a></span></b></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #741b47; font-size: 85%;"> © Gianfranco Lombardi</span></b></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #741b47; font-family: Helvetica; font-size: 85%;"><b> <br />
</b></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #741b47; font-family: Helvetica; font-size: 85%;"><b> <br />
</b></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #741b47; font-family: Helvetica; font-size: 85%;"><b> <br />
</b></span></div>
<div>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ywd5IWBF3ac/TmSlsavkrmI/AAAAAAAAA7g/yEhJbYkOJI4/s1600/MADASCAR%2B2.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5648822015141129826" src="http://4.bp.blogspot.com/-ywd5IWBF3ac/TmSlsavkrmI/AAAAAAAAA7g/yEhJbYkOJI4/s400/MADASCAR%2B2.jpg" style="cursor: pointer; height: 265px; width: 400px;" /></a><span class="Apple-style-span" style="color: #741b47; font-family: Helvetica; font-size: 85%;"><b> <br />
</b></span><br />
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<br /></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><b>Madagascar.</b></span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Siamo seduti a terra con le cartine sparpagliate lungo tutta la casa.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">I miei compagni di viaggio indicano un lembo di terra nel nord est dell'isola. "Secondo me quella parte in bici non si può fare" dico. "Il terreno é fangoso e sabbioso e ci sono troppi fiumi da attraversare." Gli altri invece dicono che si può fare. Io replico: "si potrebbe fare, ma sarà un massacro."</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Andiamo alle votazioni. 3 si un no (il mio) un astenuto (era in bagno a fare pipì)</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Deciso, si fa.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Siamo ad Anthala, una piccolissima città all'inizio della penisola di Masola, nel nord est del Madagascar, la cosiddetta costa della vaniglia e dei Pirati.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Scaricati i bagagli, all'appello manca una bici. Il tizio dell'aeroporto ci guarda e ci dice: "La bici arriva giovedì, in questo aereo non ci entrava." Noi urliamo come scimmie impazzite che è lunedì e che dobbiamo partire subito altrimenti non riusciremo a prendere l'aereo di ritorno per l'Italia. Lui ci guarda e con un sorriso sdentato dice: La bici arriva giovedì. Il tempo in Africa ha un valore diverso.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Il piccolo aeroporto si svuota e le mucche e le galline riprendono a passeggiare spensierate sulla pista di atterraggio.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Gerard, la nostra guida, si fa prestare una bella bici africana con tanto di portapacchi fatto con barre di ferro saldate. Si parte.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Si inizia con tranquillità, una pedalata agile e un buonumore di quello che ti senti leggero.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La sera ci fermiamo in dei bungalow in mezzo alla foresta, ci mettiamo a tavola, dei ragazzi suonano una chitarra fatta con un pezzo di legno e dei fili di nilon, tutti e cinque cantano una canzone africana, qualcuno da il tempo battendo sul tavolo. Per cena aragosta e del buon pesce. Un buonissimo liquore alla vaniglia ci da la buonanotte.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Fa un caldo tremendo, ci saranno 40° all'ombra. Meno male che io sono sotto il sole.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Il terreno é diventato sabbioso e si procede a passo d'uomo zoppo. Ogni tanto da una curva salta fuori una baia stupenda, di quelle che ti viene di sdraiarti e non spostarti neanche a martellate.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Tutte le volte che possiamo ci spogliamo e ci buttiamo in acqua, facciamo una nuotatina stando attenti agli squali e ripartiamo. Il sale marino e il sudore formano una simpatica miscela che irrita e scartavetra la pelle. Ottimo per le irritazioni. Per farle venire intendo. Il caldo tremendo è intervallato da piogge tropicali di quelle che ti arrivano secchiate d'acqua per mezz'ora e poi ritorna tutto come prima. In pratica tra il sudore e la pioggia si sta sempre bagnati. Ci sono diversi fiumi da attraversare in piroga, questo ci rallenta molto, ma siamo in Africa, qui tutto scorre "M'ora M'ora" piano piano. Questa è la filosofia di un intero continente, piano piano e con il sorriso aggiungerei io. Qualcosa che noi occidentali abbiamo dimenticato. Il valore della lentezza. Il valore del sorriso. Una volta in un film ho sentito che il segreto della felicità sta nella lentezza. A guardarli mi sembrano sereni.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La sera odore di legna bruciata e candele dentro le capanne. </span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 16px;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-dVjbsBZztRg/TmSlslknpUI/AAAAAAAAA7w/NSUbWm1Kq4U/s1600/madagascar%2B1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5648822018047976770" src="http://4.bp.blogspot.com/-dVjbsBZztRg/TmSlslknpUI/AAAAAAAAA7w/NSUbWm1Kq4U/s400/madagascar%2B1.jpg" style="cursor: pointer; height: 264px; width: 400px;" /></a></span></span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Abbiamo percorso 150 chilometri e dopo un breve trasferimento in barca siamo arrivati nel parco di Tampolo dove un simpatico francese ci accoglie nei suoi puliti e confortevoli bungalow. Da lì parte un trekking dentro la foresta pluviale, un mondo fatto di suoni e odori meravigliosi e da un'umidità da sauna turca. Basta fare pochi passi all'interno per avere la sensazione di avere una coperta bagnata sulle spalle. Ma é un mondo a parte. Uccelli, insetti, e animali vari suonano una sinfonia perfetta, che ti accompagna e che ti viene di fare yoga sotto un albero. Effettivamente il mondo è stato creato con la colonna sonora. </span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">E i profumi. è come respirare dentro una bottiglia di bagnoschiuma fragranza Bouquet Tropicale, fantastico. Dopo poco riusciamo a vedere i lemuri, stanno in cima a grossi alberi e si fanno i fatti propri. Durante la camminata incontriamo anche un geco perfettamente mimetizzato sul tronco di un albero, dei camaleonti di diverse specie, uccelli e insetti dalle forme curiosissime, una rana nana, o almeno così ci dice la guida, e per un attimo sono stato fermamente convinto di vedere tra gli alberi il fantomatico leone del Madagascar, poi purtroppo ho scoperto che era solo il nostro compagno di viaggio Ciccio detto "il Peloso" in preda a smottamenti intestinali. La sera rifacciamo un altro trekking nella foresta ed è pazzesco vedere come i suoni, gli odori e gli animali siano completamente diversi dal mattino. La natura ha organizzato i turni per tenere coperto il servizio. Dicono ci sia la cosiddetta "ora blu", un momento di silenzio all'imbrunire quando si può vedere una striscia blu all'orizzonte, quando gli animali diurni vanno a dormire e quelli notturni non hanno ancora timbrato il cartellino. Tutto si ferma per un attimo e di colpo tutti insieme ripartono.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 16px;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-A2lv4ziRTCI/TmSlsMFYb-I/AAAAAAAAA7Y/vXA1IsFTuhQ/s1600/CICCIO%2BPONTE.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5648822011206070242" src="http://3.bp.blogspot.com/-A2lv4ziRTCI/TmSlsMFYb-I/AAAAAAAAA7Y/vXA1IsFTuhQ/s400/CICCIO%2BPONTE.jpg" style="cursor: pointer; height: 269px; width: 400px;" /></a></span></span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Dopo un altro emozionante trekking nell'isola di Nosi Manga Be arriviamo in barca a Marantonsetra, lì salutiamo le nostre guide Gerard e Pascal e continuiamo da soli verso sud, in direzione di Tomasina.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Qui il terreno é molto sabbioso, i villaggi sorgono proprio sulla sabbia, la loro economia é basata principalmente sulla pesca e sul commercio della vaniglia.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Dopo due giorni partiamo da Mananabolosa, un triste villaggio che vuole a tutti costi fare la città, pochi chilometri dopo siamo a Mananara dove ci sediamo in una locanda e per colazione ordiniamo:</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Pane, burro e marmellata, omelette, pesce fritto, patatine, papaia, banane e ananas flambé il tutto annaffiato dalla famosa birra Three Horses. Un caffè e siamo pronti per ripartire. Il tipo del bar ha la faccia sconvolta, sembra non abbia mai visto mangiare così tanto e così male in vita sua. </span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Si riparte sotto un sole da farsi alla brace con la pancia che scoppia. Dopo poco iniziano le salite, un sali e scendi con una pendenza che ti sembra di cappottare all'indietro. </span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">é sera e siamo accampati in un posto da sogno. Una baia deserta, con la vista dei fuochi del villaggio in lontananza.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Il capo villaggio ci viene a trovare e si siede accanto a noi vicino al fuoco. A gesti e in un francese traballante ci raccomanda di non mettere le tende sotto le palme da cocco perché se di notte te ne casca una sulla tenda muori nel sonno.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Purtroppo due dei nostri compagni di viaggio hanno problemi di stomaco, un po' di febbre e vomito. Diciamo che il terreno attorno alle nostre tende è un campo minato. Meglio non andare in giro scalzi.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Due di noi oggi non potranno pedalare.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Il capo villaggio ci aiuta a farci salire su un taxi brousse, un fuoristrada carico di persone, cose, galline, maiali.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Un viaggio psichedelico di 24 ore per percorrere 64km.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Arrivati in condizioni pessime a Ivongo prendiamo una sorta di aliscafo per l'isola di Sainte Marie, qui nel 1800 i pirati hanno creato "l'Utopic Republic of Pirates", ma dopo poco tempo furono messi KO da febbri e malattie tropicali di vario genere. </span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Siamo ospiti di Libertalia un confortevole complesso di bungalow, anzi per i miei gusti anche troppo lusso.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Appena arrivati ci scoliamo un paio di drink alcolici a base di cocco e vaniglia. è ora di pranzo e siamo già allegri.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 16px;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-7pbesq9uWPY/TmSlsS6HBTI/AAAAAAAAA7o/LwIScYrbhD8/s1600/madagascar%2Bfabio%2Bponte.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5648822013037839666" src="http://3.bp.blogspot.com/-7pbesq9uWPY/TmSlsS6HBTI/AAAAAAAAA7o/LwIScYrbhD8/s400/madagascar%2Bfabio%2Bponte.jpg" style="cursor: pointer; height: 264px; width: 400px;" /></a></span></span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Al mattino partiamo per il giro dell'isola, una piacevole pedalata di 54km (vedi tu marco) ottima per riprendersi dalla stanchezza dei giorni precedenti.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Ci fermiamo a fare il bagno in una baia da sogno, dove possiamo sdraiarci sotto un caldo sole, svuotare la mente e la vescica.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Nella parte centrale dell'isola incontro dei bambini che giocano disegnando sul terreno con un pezzo di legno, mi fermo a salutarli e incominciano a tracciare la silouette della mia ombra. Quando hanno finito hanno fatto un disegno bellissimo, un Bazah (uomo bianco) in bicicletta, mi viene da prendere questo pezzo di terra e portarlo a casa.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">L'accoglienza di questa gente riscalda il cuore, i bambini salutano e ti danno gioia senza chiedere niente in cambio.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">I vecchi davanti le capanne guardano divertiti la nostra piccola carovana che attraversa i villaggi alzando la polvere e l'umore. </span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Siamo al porto, stiamo per salire sulla barca che ci riporta a Ivongo. è l'alba, l'acqua e piatta, l'aria è immobile. Qualche cane già stanco cerca un posto al riparo prima che il sole incominci a tirare legnate.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Qualcuno al baretto beve un succo di pomodoro corretto con alcol che a vederlo non so come non ho vomitato.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Il motore ha qualche problemino. In cinque o sei smanettano, smontano pezzi, qualcuno tira qualche cazzotto agli ingranaggi. Dopo mezz'ora di sudore e parolacce in malgascio sembra tutto si sia sistemato.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">80km d'asfalto volano via in un soffio e siamo a Mahambo.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Ancora con i caschi arriviamo in bici fino quasi a toccare il mare, ci spogliamo e via con l'ultimo tuffo nell'oceano indiano. Il sapore amaro della via di ritorno si fa sentire.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Anche questo viaggio è concluso e saluto questo fantastico continente con le parole di un mio amico africano che vive in Italia: " Per vivere in Africa devi essere un guerriero nella vita. Un africano vive felice dovunque, vive con poco, vive senza paure. Da noi i bambini giocano insieme e non stanno davanti alla televisione o davanti al computer, gli amici fanno parte della famiglia come fratelli di sangue, la parola vale più di un contratto, le persone anziane sono fonte di saggezza e non vengono chiuse nelle case di riposo, tutto quello che si cerca è il necessario per vivere, il resto è superfluo."</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Abbiamo molto da imparare dall'Africa.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 20.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> <br />
</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Fabio Consoli.</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<br /></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #b45f06; font-size: large;">Queste sono le pagine estratte dal Moleskine di viaggio</span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #b45f06; font-size: x-small;"><a href="http://idrawaround.blogspot.com/"><i>Altri disegni di viaggio su www.idrawaround.blogspot.com</i></a></span></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
<br /></div>
<div style="font: 17.0px Helvetica; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px;">
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="text-align: left;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-JPiPSUjXe3s/TgrS6nf7GoI/AAAAAAAAA2g/Vu1v7JNK-jQ/s1600/Madagascar%2B-%2BSonerana%2BIvongo.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5623538989202610818" src="http://2.bp.blogspot.com/-JPiPSUjXe3s/TgrS6nf7GoI/AAAAAAAAA2g/Vu1v7JNK-jQ/s400/Madagascar%2B-%2BSonerana%2BIvongo.jpg" style="cursor: pointer; height: 318px; width: 400px;" /></a></div>
</div>
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<b> <br />
</b></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<b>Cycling in Madagascar </b><i>- Sonerana Ivongo</i></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
A questo punto del viaggio la maggior parte dei partecipanti si dirige verso il crollo totale.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
I più fortunati presentano sono qualche lieve forma di cacarella del viaggiatore, altri la accompagnano con febbre e vomito.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Solo qualcuno sfoggia una dermatite integrale.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Lo qui presente scrivente, ha anche un buco nel piede e un alluce gonfio come un melograno. Saltando un fiumiciattolo scalzo sono atterato su un legno appuntito. Aspettiamo in un "bar" nel villaggio di Ivongo, punto di ritrovo dei viaggiatori che vogliono dirigersi verso l'Isola di Saint Marie.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Ci aspettano un paio di giorni di relax, culo ammollo e caffè senza formiche nello zucchero.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
L'umore ha un impennata a candela di quelle che ti striscia la targa a terra. Tra i mormorii di sollievo a qualcuno scappa " giuro che bicicletta non ne tocco più.."</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Solo adesso ho la forza di tirare fuori il mio moleskine e fare il primo disegno.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
P.s. Ragazzi lo posso pubblicare?</div>
</div>
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_PgqdU1rB7o/TgrS68snTII/AAAAAAAAA2o/_1zrWBOYMHo/s1600/MadagascarNoisiMangaBe.jpg"></a></div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_PgqdU1rB7o/TgrS68snTII/AAAAAAAAA2o/_1zrWBOYMHo/s1600/MadagascarNoisiMangaBe.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5623538994892983426" src="http://3.bp.blogspot.com/-_PgqdU1rB7o/TgrS68snTII/AAAAAAAAA2o/_1zrWBOYMHo/s400/MadagascarNoisiMangaBe.jpg" style="cursor: pointer; height: 318px; width: 400px;" /></a></div>
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<b>Cycling in Madagascar </b><i>- Isola si Noisi Manga Be</i></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
A questo punto del viaggio i partecipanti stanno oziando e si stanno ingozzando peggio che ad un villaggio Valtur.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Se vogliamo mettere le cose in ordine temporale tutto questo viene prima delle fatiche immonde. O per lo meno ci siamo lasciati i temporali tropicali della penisola di Masola alle spalle, ma ancora non sappiamo bene cosa ci aspetta. Abbiamo appena lasciato un parco con una foresta primaria, siamo stati ospiti di un francese al quale abbiamo ripulito tutte le scorte di cibo.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
é sera, siamo a tavola, abbiamo mangiato quanto uno Zebù. La tipa dei Bunga Bungalow ci dice di pagare, spegne la luce elettrica e ci lascia a lume di candela.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Continuiamo per un pezzo a bere e sparare ca****te. Il peloso é gasatissimo. Ubriaco come un lemure propone di fare un giro nella foresta in notturna. Io passo e dico buonanotte. Sicuro di non rivederli mai più chiedo se per caso mi lasciassero in eredità le biciclette e una borsa posteriore che la mia prende acqua.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Siamo Appena arrivati nell'isola di Noisi Manga Be</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Un lemure che da tempo ha perso la visione stereoscopia ci accoglie a scacazzate. Si mette uu un ramo e sgancia escrementi. Poi finito il materiale solido incomincia a fare pipì come benigni nel piccolo diavolo. Sull'isola andiamo a vedere le tombe degli uomini illustri di Maratonsetra. Questo é un luogo sacro e vietatissimo toccare le tombe, ovviamente uno di noi ci stava finendo proprio sopra.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Ci siamo fatti simpaticamente rapinare 1200€ per un trasporto in barca di 5 ore. Se al capitano gli sono arrivate solo un terzo delle maledizioni che gli ho tirato a quest'ora dovrebbe essere affondato già da un pezzo.</div>
</div>
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_PgqdU1rB7o/TgrS68snTII/AAAAAAAAA2o/_1zrWBOYMHo/s1600/MadagascarNoisiMangaBe.jpg"></a><a href="http://2.bp.blogspot.com/-FMFP31CFEB0/TgrS7CLxjrI/AAAAAAAAA2w/tREvGejeY5k/s1600/%2BMadagascar%2BIle%2Bde%2Bsaint%2Bmarie.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5623538996365856434" src="http://2.bp.blogspot.com/-FMFP31CFEB0/TgrS7CLxjrI/AAAAAAAAA2w/tREvGejeY5k/s400/%2BMadagascar%2BIle%2Bde%2Bsaint%2Bmarie.jpg" style="cursor: pointer; height: 400px; width: 318px;" /></a></div>
<div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_PgqdU1rB7o/TgrS68snTII/AAAAAAAAA2o/_1zrWBOYMHo/s1600/MadagascarNoisiMangaBe.jpg"></a></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<b>Cycling in Madagascar</b> <i>- Isola di San Marie. L'isola dei Pirati</i>.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Nei tempi passati quest'isola fu il punto di ritrovo di tutti i pirati che lavoravano come saccheggiatori nell'oceano indiano.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Qui soggiornarono i Pirati più pericolosi di tutti i cinque mari, "I Pirati nde Renti", Forse secondi solo ai loro temutissimi rivali che si aggiravano nelle acque più basse, I Pirati nde Baddi. <i>(sorry Sicilians only)</i></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Questa tranquilla Isola si trova ad un'ora di vomito sul motoscafo che parte da Ivongo. Qui I Pirati formarono "L'Utopic Republic of Pirates", . Una repubblica basata sulla frode, dove i criminali non potevano essere giudicati dalla legge, dove i vecchi marinai facevano bei festini di bunga bunga con le giovani donne del posto. Insomma mi sono sentito a casa..</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Purtroppo per loro però furono presto sterminati da febbri tropicali e malattie strane varie e dopo un referendum furono definitivamente presi a calci in culo.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Se riuscite a non rompervi l'osso del collo potrete visitare il Cimitero dei pirati. Bisogna attraversare una specie di laguna fatta di pietre scivolosissime, uno di noi si é fatto dei bei taglietti sul piede, io arrivato quasi alla fine della laguna mi sono rotto le balle e sono tornato indietro. Si, si, proprio come nella barzelletta del pazzo che all'ultimo cancello torna indietro.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Seduto su un tavolino al tramonto, le palme nere su un cielo psichedelico, il rumore delle tranquille onde dell'oceano indiano, uccelli che fischiettano e una cazzo di musica chill Out di sottofondo. Il proprietario del posto é un colonialista tutto fighetto vestito che pare scappato da un campo da golf. Mi chiedo dove ha lasciato le mazze, che gliene darei due colpi sul cranio quanto é antipatico.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Una birra three Horses e disegno tranquillo. Le ragazze del bar mi vedono chino sul tavolo e curiose si avvicinano: Tu artista! disegnatore! - Tu fare disegno nel guest book! - Dico: dopo, dopo. E poi io non fare disegni di tramonti o paesaggi. Io disegnare tutto strano. - No preoccupa! tu fare lo stesso!</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Da quel momento in poi tutte le sante volte che passo da li mi chiedono la stessa cosa.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Dopo che mi hanno tritato i maroni e schiacciati ad humberger per tre giorni, l'ultima sera sono costretto a fare questo disegno sul libro.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_PgqdU1rB7o/TgrS68snTII/AAAAAAAAA2o/_1zrWBOYMHo/s1600/MadagascarNoisiMangaBe.jpg"></a><a href="http://1.bp.blogspot.com/-eho_btkZHFQ/TgrS7zVFEmI/AAAAAAAAA24/xESfdqRe4hw/s1600/MadagascarTaxiBrousse.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5623539009558221410" src="http://1.bp.blogspot.com/-eho_btkZHFQ/TgrS7zVFEmI/AAAAAAAAA24/xESfdqRe4hw/s400/MadagascarTaxiBrousse.jpg" style="cursor: pointer; height: 318px; width: 400px;" /></a></div>
</div>
<div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-eho_btkZHFQ/TgrS7zVFEmI/AAAAAAAAA24/xESfdqRe4hw/s1600/MadagascarTaxiBrousse.jpg"></a></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<b>Cycling in Madagascar <i><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal;">- Taxi Brousse</span></i></b></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
I nostri eroi stanno avendo qualche piccolo problemino.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Due dei componenti della spedizione stanno esibendo l'intero catalogo di malattie tropicale disponibile sul mercato.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Non sto qui a dirvi i dettagli, anche perché l'argomento fa cacare proprio.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Mi sveglio al mattino apro la tenda e mi sembra di stare in quel film degli anni ottanta, dove c'è quella canzone che fa " I love you in paradise" dove c'è la scimmia che si fa le pippe tutto il tempo, come si chiama?</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
é l'alba, il mare é piatto come un asse da stiro, un profumo di bouche tropicale arriva dagli alberi. Il rumore delle cerniere delle tende che si aprono.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Due di non noi hanno passato una brutta notte, non possono pedalare.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Il più pratico di tutti noi in uno slancio di generosità propone di farli fuori per non farli soffrire e per non rallentarci. Il problema sarebbe cosa fare dei corpi. Si arriva a pensare di schiacciarli con il rullo compressore dell'asfalto e procedere al rimpatrio della salma via fax, ma é praticamente impossibile perché nella foresta non c'è asfalto e quindi niente rullo compressore. Andiamo a chiedere consiglio al capo villaggio, che sta distribuendo gli attrezzi di lavoro agli abitanti. Lui é l'unico che parla un pò di francese o per lo meno riesce a spiccare qualche frase inserendo ogni due sillabe la richiesta di un "cadò" (regalo). Vuole un cadò per ogni cosa. Dice che da li stamattina passa il taxi brousse, cadò, che lui può chiedere se c'è posto, an cadò si vu ple, che potrebbe pensarci luli, cadò cadò. Se non la smette co sti cadò gli tolgo la pala dalle mani e gliela spacco ii testa.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Senza rimorso alcuno abbandoniamo i nostri amici al loro destino e ci mettiamo in bici.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Se non li mangiano prima gli avvoltoi in mattinata saranno caricati sul famigerato e tanto temuto taxi brousse.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
La Lonely Planet dice che per avventurarsi sul taxi brousse su quel tratto di strada bisogna essere, masochisti e disperati. Ci sono regolarmente incidenti e ogni tanto qualcuno si cappotta dentro un fiume. Questo se prima non si muore soffocati dalla folla.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Sono in un deserto di sabbia, il caldo mi fa avere le visioni, ci sono più di quaranta gradi all'ombra, meno male che io sono al sole ( scusate, ma questa battuta devo scriverla in ogni racconto, non resisto )</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Butto la bici per terra e mi fermo. Poi si materializza un veicolo. Sono loro!!</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Un sollievo vederli. Un sollievo sapere che mi hanno salvato da una cottura a fuoco lento.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Il taxi brousse é un Pick up della toyota con il cassone chiuso tutto scassato e puzza come il camion della nettezza urbana. Buttano la bici sul tetto sopra le altre e legano il tutto con una corda.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Mi butto sul sedile posteriore, tutti pronti, il tipo mette un cd di musica africana ad un livello sonoro da distruggere tutto l'apparato auricolare orecchi naso e gola. Si parte. Uno di loro sta appeso letteralmente fuori dalla fuori dall'abitacolo, un piede sul pianale e una mano attaccata al porta pacchi, sventola come una bandiera, il guidatore va come un pazzo su dune di sabbia e pietraie fa delle controsterzate da paura e ci manca poche che impenni. Mi sento come il ghiaccio nello shecker di un barman con il parkinson durante una scossa di terremoto. Ma é troppo divertente. I nostri compagni di viaggio sono uno scorfano di dieci chili e una grassona di cento chili circa. Ci é andata bene, perchè altri giorni abbiamo visto taxi caricati di galline, pesci, persone pressate come sardine e maiali enormi legati sul tetto.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Per gli amanti dell'estremo il taxi brousse é un must, un'esperienza che non può mancare nel curriculum di viaggiatore che si rispetti..</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Qualcosa che lascia il segno, anche più di uno. Ma soprattutto lascia piaghe. Abbiamo impiegato 24 ore per percorrere 65km.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-sfbKq-GkjFo/TgwxcOIFKQI/AAAAAAAAA3U/d93galpXR3Q/s1600/Madagascar%2BTaxi%2BBrousse%2B2.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5623924395576994050" src="http://4.bp.blogspot.com/-sfbKq-GkjFo/TgwxcOIFKQI/AAAAAAAAA3U/d93galpXR3Q/s400/Madagascar%2BTaxi%2BBrousse%2B2.jpg" style="cursor: pointer; height: 400px; width: 318px;" /></a></div>
</div>
</div>
</div>
<div style="font-family: Times; font-size: medium;">
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<b>Madagascar - Il Tipo del taxi Brousse</b></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Un personaggio mezzo uomo mezzo lemure. O meglio 90% primate, 5% uomo, 5% materiale di cattivo odore non precisamente identificato.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Questa simpaticissima creatura vive, si nutre e si riproduce nei taxi brousse. Emette degli sghignazzi a volte coinvolgenti a tratti terrificanti. Per comunicare con gli altri della loro specie o con gli occasionali occupanti del mezzo sbatte le braccia come se gli prendessero le maniche a fuoco e salta come fosse sui carboni ardenti. Se non compreso incomincia a strapparsi i peli del naso e a tirarsi la lingua con le dita dei piedi. Una peluria o fuligine ricopre tutto il corpo. Ha delle orecchie enormi che servono per captare ogni minimo segnale di cedimento del mezzo sia come alettoni stabilizzanti quando viaggia fuoribordo. Grazie agli occhi laterali e a movimento rotatorio indipendente riesce facilmente a tenere sotto controllo tutto il territorio circostante, ma non riesce facilmente a trovare una montatura di occhiali adeguata. Da fermo a piedi uniti e gambe tese con un balzo di sole caviglie riesce saltare sul tetto del veicolo. Nonostante sia magro come un grissino riesce a spezzare il tonno Riomare e a sollevare il fuoristrada con una sola mano. Ha la struttura scheletrica dell'Homo Erectus, ma preferisce camminare a quattrozampe o sulle sole mani. Si mormora abbia attributi sessuali sproporzionati e che grazie alla sua caratteristica posizione a "trepiedi" riesce a puntarsi a terra e restare immobile anche durante i Monsoni o gli uragani che periodicamente si abbattono sulla costa.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Ad ogni sosta pipì zompa giù e con una zampa gonfia tutte le ruote del taxi con una pompa da bicicletta, con l'altra controlla olio, candela e filtri, con la coda si fuma una sigaretta senza filtro.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 14px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Qualcuno giura di averlo visto volare, altri dicono sia stata solo una frenata brusca del mezzo a buttarlo giù da un ponte.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Nella stagione del "calore" riesce ad accoppiarsi anche tredici volte al giorno e con qualunque essere di qualunque specie. Tenendo conto che da quelle parti ci sono costantemente 40° gradi vi consiglio di stare attenti.</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cxhZGdyC5vs/ThxKlABOa6I/AAAAAAAAA5A/qCMh9awe6Hw/s1600/178.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="158" src="http://1.bp.blogspot.com/-cxhZGdyC5vs/ThxKlABOa6I/AAAAAAAAA5A/qCMh9awe6Hw/s200/178.jpg" style="cursor: move;" width="200" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Durante il viaggio in Madagascar ho conosciuto Pascal, fa l'operaio, si fa un mazzo quanto una capanna sotto un sole da farsi alla brace con un umidità da sauna turca. 1,78 € al giorno, questo é quanto guadagna. Sono capace di lamentarmi del lavoro che faccio, che i clienti non mi lasciano fare quello che vorrei, che le fatture non vengono pagate regolarmente. Lui pianta pali a mani nude per ricostruire dei ponti di legno tracollanti che poi al primo ciclone di merda saranno portati via come stuzzicadenti e via a ricostruire. Eppure sorride. Forse perché pensa che c'è chi vive con molto meno.</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Poi vado avanti e incontro una donna che vende della minestra ai bordi del sentiero, guadagna pochi centesimi al giorno quando gli va di culo. Sorride di cuore, forse perché sa che c'è chi vive con niente e lei non sta poi così tanto male. Continuando incontro un mendicante tutto strappato come se avesse litigato con un branco di pittbul e puzzolente come se avesse fatto la doccia con lo scarico dello "spurgo pozzi neri" mi guarda, e sorridendo mi mostra l'ultimo mezzo dente rimasto. Sa che ha ancora l'unico bene prezioso, la vita.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Poi vado avanti e sono nel bel mezzo di una cerimonia funebre. L'uomo ormai senza vita ha un'aria serena e sul viso ha stampato un bel sorriso, sa che tra poco riabbraccerà i suoi cari defunti.</div>
</div>
<div style="font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Mi chiedo stamattina, posso essere mai incazzato?</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-3mvxu8Xszw0/TlSwi1tQ-iI/AAAAAAAAA6U/L0pylJ02LOM/s1600/banana+saint.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-3mvxu8Xszw0/TlSwi1tQ-iI/AAAAAAAAA6U/L0pylJ02LOM/s400/banana+saint.jpg" style="cursor: move;" width="317" /><span class="Apple-style-span" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; color: black;"></span></a><a href="http://1.bp.blogspot.com/-3mvxu8Xszw0/TlSwi1tQ-iI/AAAAAAAAA6U/L0pylJ02LOM/s1600/banana+saint.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"></a><a href="http://1.bp.blogspot.com/-3mvxu8Xszw0/TlSwi1tQ-iI/AAAAAAAAA6U/L0pylJ02LOM/s1600/banana+saint.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"> <br />
</a></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<b>La triste storia della Santa delle Banane.</b></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Mentre pedalavo nell'isola di San Marie ho visto una statua in legno di una donna triste con un casco di banane in testa.<a href="http://dl.dropbox.com/u/28973390/Cycling%20in%20Madagascar.pdf">http://dl.dropbox.com/u/28973390/Cycling%20in%20Madagascar.pdf</a></div>
</div>
</div>
</div>
<br /></div>
Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-14605194283396806762011-01-18T13:30:00.000-08:002012-06-18T00:43:43.353-07:00PEDALANDO IN ALASKA MI SONO PERSO I PENSIERI - Fabio Consoli<a href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCObDWg7yI/AAAAAAAAAqU/tl7ZPJ3J17o/s1600/Pedalndo%2Bin%2BAlaska%2B-%2Bcover%2BLR.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5562102135209914146" src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCObDWg7yI/AAAAAAAAAqU/tl7ZPJ3J17o/s400/Pedalndo%2Bin%2BAlaska%2B-%2Bcover%2BLR.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; height: 400px; width: 271px;" /></a><br />
<div style="color: #666666; font: 12.0px Arial; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 14.0px;">
<a href="javascript:void(0);"></a></div>
<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;"><b>Pedalando in Alaska mi sono perso i pensieri</b></span><br />
<div>
Fabio Consoli </div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b><br /></b> Donazione consigliata: <b>10,00 €</b></div>
<div>
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #ff6600;">La somma donata verrà interamente destinata progetto di prevenzione e cura dell’Aids pediatrico gestito dalla Ong CIAI presso l’Ospedale S. Camillo di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.</span></b></div>
<div>
per saperne di più <a href="http://www.ciai.it/?p=656">cliccate qui</a><br />
<br /></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #ff6600;">Per ordinarlo on line scrivete a</span> <a href="mailto:info@ciai.it">info@ciai.it</a></div>
<div>
<i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">riceverete il libro direttamente a casa vostra, potrete fare la donazione direttamente con carta di credito dal sito del CIAI o tramite bollettino postale</span></i></div>
<div>
<br />
<b>Prefazione</b></div>
<div>
<br />
<div style="font: 10.5px Handwriting - Dakota; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify;">
Questo é il mio diario illustrato. Non parla di grandi conquiste o di imprese fuori dal normale. Parla del viaggio in bici fatto in Alaska nel luglio del 2008. 1340 km attraverso “la terra estrema”. Ho dormito in tenda e sacco a pelo, ho bevuto l’acqua dei ruscelli, mi sono lavato, poco, nei fiumi gelati.</div>
<div style="font: 10.5px Handwriting - Dakota; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; text-indent: 14.1px;">
Credetemi, niente di eccezionale. Un viaggio che chiunque potrebbe fare, basta solo volerlo intensamente. </div>
<div style="font: 10.5px Handwriting - Dakota; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; text-indent: 14.1px;">
Ho provato a trascrivere i pensieri così come mi sono venuti, senza filtro, senza elaborazioni.</div>
<div style="font: 10.5px Handwriting - Dakota; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; text-indent: 14.1px;">
Il risultato é un racconto vero, pieno di emozioni, pieno di errori. </div>
<div style="font: 10.5px Handwriting - Dakota; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; text-indent: 14.1px;">
Ho percorso Chilometri e chilometri in solitudine ore ed ore a pedalare nel silenzio assoluto. Una sorta di meditazione in movimento. Penso che sia l’unico modo per entrare in contatto diretto con la natura selvaggia. Anche l’unico modo per poter abbracciare gli alberi e parlare con gli animali senza essere preso per il culo.</div>
<div style="font: 10.5px Handwriting - Dakota; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 16.0px; text-align: justify; text-indent: 14.1px;">
<br /></div>
<div style="font: 10.5px Handwriting - Dakota; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; text-indent: 14.1px;">
Come tutte le belle storie speravo in un lieto fine, ma c’è stato un sogno. Qualcosa andrà storto.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Questo é il primo capitolo, offre la casa.</b></div>
<div>
<blockquote>
</blockquote>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia; font-size: 10px;"><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">1. Fairbanks</span></b></span></div>
<div>
<div style="font: 9.5px Georgia; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; text-indent: 14.1px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La mattinata trascorre cercando di ricomporre la bici. Ho smontato tutto tipo puzzle Clementoni di 6000 pezzi. Posso dire Clementoni o faccio pubblicità? Ormai l’ho detto. Quando smontavo sembrava divertente, mi ripetevo che cosi c’erano meno probabilità che la bici arrivasse scassata, ma adesso pur di non rimontarla la venderei a pezzi al mercatino delle pulci. Nel pomeriggio vado al centro a fare gli ultimi acquisti prima della partenza. Fairbanks è una città nata nel secolo scorso per accogliere i cercatori d’oro venuti a fare fortuna, si vede dalla semplicità della struttura e dall’abbondanza di puttane.</span></div>
<div style="font: 9.5px Georgia; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; text-indent: 14.1px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Però é tutto pulito, niente vetri rotti ai bordi della strada, i fiori sembrano colorati con l’uniposca. Niente smog, poche auto. Al rientro passo per le strade interne, una casa metà lamiera ondulata metà legno attira la mia attenzione. Nello spazio antistante ci puoi trovare di tutto, corna di cervo, carrozzine anni ‘80, annaffiatoi a forma di girasole. Mentre faccio qualche foto esce un tipo con dei baffi modello manubrio Harley Davidson. Magro come un’aringa, sembra un pò alterato, come se stessi facendo le foto per progettare un attentato terroristico. Gli spiego che la sua casa mi piace, che sono italiano e che voglio girare l’Alaska in bici. Il fatto che sono italiano lo fa impazzire, chiama sua moglie che esce correndo, mi abbraccia come a “Carramba che Sorpresa” e mi spiega che ha un parente di sessantesimo grado che per caso forse era italiano. Quindi lei é quasi italiana. È una tipa strana, gli occhi, il naso e la bocca sembrano buttati sulla faccia alla rinfusa mi sta simpatica. Mi offre un caffè e mi regala un dito di grizzly con tutta l’unghia. Mi fa un po’ schifo, ma faccio finta che mi piace molto. Dice che è un potente portafortuna, io dico che non ci credo molto, lei dice, tranquillo, funziona con tutti. Secondo me il grizzly che lo ha portato sin da quando é nato non è che abbia avuto tutto sto culo. "</span></div>
</div>
<div>
<br /></div>
<br />
<b>Altri dati</b></div>
<div>
Formato: Tascabile 13x20 cm<br />
Pagine: 100<br />
Lingua: Italiano<br />
Editore: Cartongraf<br />
Anno di pubblicazione 2011<br />
Genere: Illustrato, viaggi e avventura.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Guarda dentro</b></div>
<div>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCOsxbcALI/AAAAAAAAAq0/F6qZKFEzu7w/s1600/pedalando%2Balaska%252C%2Bcontenuto%2Blibro%2BLR.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5562102439636369586" src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCOsxbcALI/AAAAAAAAAq0/F6qZKFEzu7w/s400/pedalando%2Balaska%252C%2Bcontenuto%2Blibro%2BLR.jpg" style="cursor: pointer; height: 333px; width: 400px;" /></a></div>
<div>
<br />
<br />
<a href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCOsC8mwGI/AAAAAAAAAqc/O_ceUGRPCRM/s1600/pedalando%2Balaska%252C%2Bcontenuto%2Blibro%2B2%2BLR.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5562102427159019618" src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCOsC8mwGI/AAAAAAAAAqc/O_ceUGRPCRM/s400/pedalando%2Balaska%252C%2Bcontenuto%2Blibro%2B2%2BLR.jpg" style="cursor: pointer; height: 333px; width: 400px;" /></a></div>
<div>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCOsZnh7AI/AAAAAAAAAqk/W-nWCcifGcg/s1600/pedalando%2Balaska%252C%2Bcontenuto%2Blibro%2B3%2BLR.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5562102433244638210" src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCOsZnh7AI/AAAAAAAAAqk/W-nWCcifGcg/s400/pedalando%2Balaska%252C%2Bcontenuto%2Blibro%2B3%2BLR.jpg" style="cursor: pointer; height: 333px; width: 400px;" /></a></div>
<div>
<a href="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCUaTvIecI/AAAAAAAAAq8/q60spD0RPfc/s1600/pedalando%2Balaska%252C%2Bcontenuto%2Blibro%2B4%2BLR.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5562108719498033602" src="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TTCUaTvIecI/AAAAAAAAAq8/q60spD0RPfc/s400/pedalando%2Balaska%252C%2Bcontenuto%2Blibro%2B4%2BLR.jpg" style="cursor: pointer; height: 333px; width: 400px;" /></a></div>
<div>
<br />
<div style="color: #666666; font: 12.0px Arial; line-height: 16.0px; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify;">
</div>
<div style="color: #666666; font: 12.0px Arial; line-height: 16.0px; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; min-height: 14.0px; text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-37148092360759776882011-01-10T05:09:00.000-08:002011-10-13T01:33:22.137-07:00Rassegna Stampa<span class="Apple-style-span" style="clear: left; color: #444444; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><a href="http://dl.dropbox.com/u/28973390/pag%2067_viaggi%20da%20leggere_IN_07.pdf" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-rjyIC_Gh4co/Tpadzfg3uUI/AAAAAAAAA9U/LiOR8c50z9U/s320/immagine+per+blog+articolo+Siclia+viaggi.jpg" style="cursor: move;" width="231" /></a></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: xx-small;"><b>LA SICILIA VIAGGI </b><i>9 Ottobre 2011</i></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica;"><b>Meditazione in movimento</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;"><i>"Credetemi, niente di eccezionale. Un viaggio che chiunque potrebbe fare, basta solo volerlo intensamente”.</i></span><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;"> </span><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;">Così, nella prefazione al suo libro</span><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;"> </span><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;"><i>Pedalando in Alaska</i></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;"><i><a href="http://fabioconsoli.blogspot.com/2008/10/la-sicilia-viaggi-9-ottobre-2011.html">Leggi L'articolo</a></i></span><br />
<br />
<br />
<br />
<a href="http://dl.dropbox.com/u/28973390/Cycling%20in%20Madagascar.pdf"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5648783713187919330" src="http://1.bp.blogspot.com/-zhSlHDeV5ko/TmSC282T9eI/AAAAAAAAA7A/I2KCFR9WLLU/s320/immagine%2Bper%2Bblog%2Barticolo%2Boutdoor.jpg" style="cursor: pointer; height: 225px; width: 320px;" /></a><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: xx-small;"><b>OUTDOOR MAGAZINE </b><i>Settembre 2011</i></span></span></div><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"></div><div style="font: normal normal normal 17px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><b>Un gruppo di amici in Madagascar</b></span></div><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><i>Siamo seduti a terra con le cartine sparpagliate lungo tutta la casa.</i></span></div></div><div style="font: normal normal normal 17px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><i>I miei compagni di viaggio indicano un lembo di terra nel nord est dell'isola. "Secondo me quella parte in bici non si può fare" dico. "Il terreno é fangoso e sabbioso e ci sono troppi fiumi da attraversare." Gli altri invece dicono che si può fare. Io replico: "si potrebbe fare, ma sarà un massacro."</i></span></div></div><div style="font: normal normal normal 17px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><i>Andiamo alle votazioni. 3 si un no (il mio) un astenuto (era in bagno a fare pipì)</i></span></div></div><div style="font: normal normal normal 17px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><i>Deciso, si fa.</i></span></div></div><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica;"><i><a href="http://fabioconsoli.blogspot.com/2011/09/cycling-in-madagascar.html">Leggi L'articolo</a></i></span><br />
<br />
<br />
<br />
<a href="http://fabioconsoli.blogspot.com/2009/01/cycling-for-children-su-la-sicilia.html"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5560627365334205058" src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TStRIJcPwoI/AAAAAAAAAp0/gE-DXCC4m_0/s400/ArticoloLaSicilia%2Bhome.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; height: 214px; width: 400px;" /></a><br />
<div><a href="http://fabioconsoli.blogspot.com/2009/01/cycling-for-children-su-la-sicilia.html"></a><br />
<div><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica; font-size: xx-small;"><b><br />
</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Helvetica; font-size: xx-small;"><b>LA SICILIA VIVERE</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Due Ruote sul Mondo</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Fabio Consoli, Marco Tomasello, Francesco Ciancitto, Fabio Faranda e Gianfranco Lombardi hanno parlato di viaggi-avventura in bici e solidarietà. >> leggi</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://fabioconsoli.blogspot.com/2009/01/cycling-for-children-su-la-sicilia.html">Leggi l'articolo.</a></span></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
</span></i></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un grazie particolare a Fabio Faranda che sempre pronto a partire partecipa attivamente ad ogni Viaggio</span></i></div><div><br />
</div><div><br />
</div><div><br />
</div><div><br />
</div><div><br />
</div><a href="http://www.chairmagazine.it/numero0/"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5534885798100321618" src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TM_dTuwfxVI/AAAAAAAAAjQ/EywtJhEsyrg/s400/CHair.jpg" style="cursor: pointer; height: 283px; width: 400px;" /></a><br />
<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>CHAIR Magazine</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444;">Leggi l'intervista a pag 28>31 nella versione on line </span>>><a href="http://www.chairmagazine.it/numero0/">http://www.chairmagazine.it/numero0/</a></span></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-24293109639856669042010-05-17T02:27:00.000-07:002011-01-10T05:09:51.795-08:00SPEDIZIONE ESTREMA IN MAROCCO, IL RACCONTO<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 238px; height: 320px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_J4ZGlIWxI/AAAAAAAAAGA/ks4bDlacEVs/s320/DSCN3767.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472568869866986258" border="0" /><span><span><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;"><i><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);"><a href="http://www.flickr.com/photos/34886799@N04/show/">Guarda le foto</a></span></i></span><br /></span></span><div><span><span>Ciao a tutti, sono appena tornato dal viaggio in Marocco, un'avventura stupenda, 500 km e quasi 9000 di dislivello attraverso l'Alto Atlante fino alle porte del Sahara. Il programma prevedeva di arrivare fino alle dune nell'area di Zagora, ma purtroppo nella 3° tappa siamo stati rallentati da una frana che ha completamente cancellato la pista. degli 80km previsti ne abbiamo potuto percorrere solo 40, per i primi 20 abbiamo impiegato 1h e 30' per i restantii 20km 10h!! abbiamo dovuto guadare il fiume, arrampicarci sulle montagne con le bici in spalla (la bici più il carico si aggira sui 40kg), camminare lungo il fiume con l'acqua alle ginocchia per centinaia di metri. </span></span><div><span><span><br />La quarta tappa invece é stata rallentata dal fiume che ha invaso il percorso. Abbiamo guadato il fiume per 7 volte! fortuna che un amico Marocchino ci ha dato una mano, prima caricando le bici sul suo mulo poi trasportando i bagagli e indicandoci i posti dove il fiume era attraversabile. Dei 100km previsti siamo arrivati a sera con soli 44km percorsi. </span></span></div><div><span><span><br />Dal terzo giorno in poi le bici, come noi, hanno incominciato ad accusare la fatica, le pietraie più il carico pesante hanno spaccato il cerchio posteriore di Faranda, fortuna che magicamente un meccanico di biciclette é stato chiamato dalla donna che ci ha ospitati nella sua tenda berbera ed al mattino il cerchio nuovo era già montato e noi pronti a ripartire. </span></span></div><div><span><span><br />Abbiamo pedalato ad altezze dai 1600 fino ai 3000m di altezza, tutte piste di montagna con pochissimi tratti asfaltati, nonostante avevamo portato la tenda l'abbiamo usata soltanto una volta, abbiamo preferito dormire in una grotta ospitato da una famiglia berbera, o al riparo di una tenda nomade sulle rive di un lago. In quanto al cibo, avevamo tutto l'occorrente per la cucina, ma l'ospitalità della gente era tale che alla fine abbiamo preparato solo pochi pasti, spesso abbiamo mangiato con loro alla berbera, cioè con le mani tutti dallo stesso piatto. </span></span></div><div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_J5AGNNXQI/AAAAAAAAAGQ/FSZQJrBv7F4/s1600/DSCN3663_2.jpg"><img src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_J5AGNNXQI/AAAAAAAAAGQ/FSZQJrBv7F4/s400/DSCN3663_2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472569539781549314" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" border="0" /></a></div><div><br /></div><div><span><span>L'energia sprigionata da queste montagne é enorme,il piacere di attraversare in bici dei posti così remoti ci ha dato la carica per superare anche le salite più dure, e salite dure c'è ne sono state. Spesso il rumore del fiato corto é stato il mio unico compagno per ore, il vento che continuamente soffiava contro mi ha fatto pedalare anche in discesa.<br />Tutto questo era gioia pura. </span></span></div><div><span><span><br /><span class="Apple-style-span"><a href="http://fabioconsoli.blogspot.com/2010/05/marocco-in-bici-parte-1.html"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(204, 0, 0);"><b>Questa era la versione ufficiale per la stampa, chi volesse sapere come é andata veramente cliccasse questo link.</b></span></a></span></span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 0, 0);"><i><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0); font-style: normal;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_Jh4ScNXNI/AAAAAAAAAF4/bh2wKYVW0oE/s1600/parental-advisory.jpg"><img src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_Jh4ScNXNI/AAAAAAAAAF4/bh2wKYVW0oE/s400/parental-advisory.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472544116859296978" style="cursor: pointer; width: 150px; height: 150px;" border="0" /></a></span></i></span></div><div><p style="margin: 0px; font: 18px Helvetica;"><span style="font: 19px Arial; text-decoration: underline; color: rgb(17, 26, 198);"><a href="http://www.webgol.it/2004/02/18/parental-advisory-explicit-lyrics/"></a></span></p></div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 0, 0);"><i><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0); font-style: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;">VISUAL JOURNAL</span></span></span></i></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Alcune pagine del mio diario visivo, schizzi rubati in corsa.</span></i></span></span></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Il colore arancio usato in alcune pagine é lo stesso usato nelle abitazioni della Medina. Nel Souq di Marrakesh, un personaggio produce un pigmento naturale in polvere che mischiato con l'acqua dà un bellissimo effetto Acquerello.</span></i></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnkpazQI/AAAAAAAAAHo/-mUhVY1Ja5o/s1600/Morocco+Aguodal+LR.jpg"><img src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnkpazQI/AAAAAAAAAHo/-mUhVY1Ja5o/s400/Morocco+Aguodal+LR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475896240641854722" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnaDUQlI/AAAAAAAAAHg/qx31yLUSeoI/s1600/Morocco+go+back+from+fields+LR.jpg"><img src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnaDUQlI/AAAAAAAAAHg/qx31yLUSeoI/s400/Morocco+go+back+from+fields+LR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475896237797687890" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnIfe5WI/AAAAAAAAAHY/XFiz6sNo2wU/s1600/Morocco+Hotel+Marrakech+LR.jpg"><img src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnIfe5WI/AAAAAAAAAHY/XFiz6sNo2wU/s400/Morocco+Hotel+Marrakech+LR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475896233083987298" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5Km32uLcI/AAAAAAAAAHQ/-3pkDcluv3U/s1600/Morocco+Mountains+LR.jpg"><img src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5Km32uLcI/AAAAAAAAAHQ/-3pkDcluv3U/s400/Morocco+Mountains+LR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475896228618055106" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" border="0" /></a></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-48326837286627624532010-05-16T02:47:00.000-07:002010-06-24T04:36:59.695-07:00MAROCCO IN BICI - PARTE 1<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_J5rRmi4SI/AAAAAAAAAGY/Jr2EJWHh3qk/s1600/DSCN3801-2.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 240px; height: 320px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_J5rRmi4SI/AAAAAAAAAGY/Jr2EJWHh3qk/s320/DSCN3801-2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472570281574981922" border="0" /></a><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0); font-style: italic;"><a href="http://www.flickr.com/photos/34886799@N04/show/">Guarda le foto</a></span><br /></span></span><div><span><span>Volete sapere come é andata veramente? ve lo dico. é stata una grande spaccata di culo. ecco come é andata. Inanzi tutto uno che va in africa in marocco si immagina di stare con le infradito, caldo, atmosfere da mille e una notte. Sticazzi. Ho beccato un freddo della malora. e se proprio lo volete sapere anche la neve. A marrakech di giorno era primavera, la sera sono uscito con le infradito e quasi mi dovevano amputare le dita dei piedi dal vento gelido che tirava. Manco avessi scalato il K2 scalzo. </span></span><div><span><span><br />Poi secondo me l'ingegnere stradale che ha fatto le piste dell'alto atlante é lo stesso che ha progettato le montagne russe di Gardaland. Praticamente tutte le strade passano per le cime delle montagne. tipo, sali fino a 2600, poi scendi giu a 1500m, poi risalia a 3000m poi giù di nuovo in picchiata tipo cacciabombardiero. Per dare l'idea, Angelo, a metà della prima tappa, dopo quasi 50km di salita si ferma e con lo sguardo appannato da cernia mi dice. Bel posto di minchia il marocco, da stamattina vedo solo salite e pietre. In effetti attorno ai 2500m il paesaggio é un po brullo, ma per fortuna dopo pochissimo tempo il caro amico Angelo si é rimangiato senza companatico tutto quello che a detto. La bellezza stupefacente dei paesaggi ci ha tolto il fiato. O forse era la salita. </span></span></div><div><span><span><br />Preciso che in realtà non é che facevamo 50km di salita tutti di fila che così uno arriva nella ionosfera. Il fatto é che sali sali per 15km, fai 1000m di dislivello, poi cali a bomba di nuovo a valle e il tempo che bevi dalla borraccia e alzi gli occhi devi di nuovo risalire. L'impressione finale e che hai passato tutta la cazzo di giornata salendo.<br />Comunque penso che il paesaggio remoto e incontaminato che ho trovato sulle montagne a 3000m sia lo stesso che Armstrong trovò quando mise piede per la prima volata sulla luna. Merde di mulo a parte. E penso che come me, la prima cosa che pensò fu, Ma il telefonino prende? </span></span></div><div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TBIIyNj22sI/AAAAAAAAAHw/JD3uEf6q240/s1600/DSCN3772.jpg"><img src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TBIIyNj22sI/AAAAAAAAAHw/JD3uEf6q240/s400/DSCN3772.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5481453355189852866" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" border="0" /></a></div><div><span><span><br />Lasciamo stare la fatica che era stata ampiamente preventivata e parliamo dei tassisti Marocchini. Guidano come se fossero inseguiti dalla stradale. La prima sera prendo un taxi da Marrakech per andare ad Azilal. Avevo chiesto un furgone perché dovevamo caricare tre bici e bagagli. "pat problem" e ci mostra una mercedes berlina. Come fare entrare una famiglia di elefanti in una tenda canadese. Esce le bici dai cartoni e le infila a pressione dentro il cofano, una completamente fuori dall'auto, la lega con un elastico, il bagagliaio aperto. Tutta la composizione auto e bici sembra un'opera d'arte astratta. Sorride come per dire, non ne capite niente dell'arte del trasporto. Musica araba a tutto volume. Lui non parla una parola di francese, che questo non era un problema perché neanche io conosco il francese, solo che si é intrippato che devo imparare l'arabo. Mi dice una parola e pretende che io la ripeta. Fai dei suoni strani che mi vengono i crampi alla lingua a cercare di imitarli. E si piscia dalle risate, con quella bocca sdentata che sembra la tastiera di un pianoforte, tasti bianchi e tasti neri. Guarda me e non la strada. su una carreggiata a doppi senso si lancia in sorpassi che io manco alla playstation ci avrei provato. Poi su una strada di montagna fa una curva tipo rally di montecarlo, un cagnolino attravesa la strada e lo becca in pieno senza neanche frenare. Io stavo quasi dormendo o ero svenuto non ricordo esattamente, apro gli occhi e vedo sto cucciolo davanti. Dopo 50 m si ferma e ridendo fa, chien bum bum eh eh eh. Coglione ridi sto cazzo gli dico, hai ammazzato un cane, Lui non capisce scende a controlalre il paraurti e riparte. E questo è niente. Alla fine del viaggio mentre sto per partire sul pullman per rientrare a marrakech, un uomo attraversa da dietro il bus fermo, un taxi passa a bomba e lo prende in pieno. il tipo resta fermo in mezzo alla strada senza dare segni di vita, sangue che esce dalla testa. Tutti a guardare, qualche donna piange. </span></span><div><br /></div><div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_J6AyfBJMI/AAAAAAAAAGo/CqbzhIx4yhU/s1600/DSCN3643_2.jpg"><img src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_J6AyfBJMI/AAAAAAAAAGo/CqbzhIx4yhU/s400/DSCN3643_2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472570651179033794" style="cursor: pointer; width: 296px; height: 400px;" border="0" /></a></div><div><br /></div><div><span><span>Ma torniamo al viaggio, parliamo della terza tappa archiviata dentro la cartella fatiche immani come "Via crucis". La gente del posto mi aveva avvisato che il sentiero che volevo prendere era interrotto a causa di una frana, con i mezzi non si può passare, qualcuno lo fa a piedi o con l'asino. Io penso, cazzate, se uno può passare a piedi passa anche in bici e decido di andare. Vaffanculo a me al mio ego gonfio come un dirigibile. Uno Zeppelin. La giornata si rivela un massacro. La montagna é crollata giù. Per passare dobbiamo attraversare il fiume non so più quante volte. Poi siamo costretti a fare freeclimbinig con le bici in spalla, spingere trainare strisciare. Tutto meno che pedalare. Negli ultimi 20 km l'invenzione della ruota non é servita ad un cazzo. Tratto finale, il contachilometri segna 37km dovremmo quasi esserci, sono le 7.30pm e siamo in bici da quasi 11 ore. Manco a dirlo bisogna di nuovo camminare nel fiume. Adesso fa freddo, tira un vento gelido nella gola. La gola nel senso gelogico/montesco. Ho anche il mal di gola. La gola quella del collo, intendo. Tolgo le scarpe, metto delle ciabatte di plastica e incomincio a camminare su delle pietre a pelo d'acqua. Cammino contro corrente, quindi teoricamente vado contro pelo. Rischio di scivolare e spaccarmi la testa ogni 3 minuti. Per non sbagliare seguo le cacate degli asini tipo le molliche di pollicino, solo che queste puzzano. Mi vien in mente la brillante idea di provare a camminare nell'acqua invece che sulle pietre. appena poggio un piede sul tereno lo sento andare giù mentre l'altro rimane sulla pietra. Minchia le sabbie mobili? Ma non era solo nei film che succedeva? continuo ad andare giù con una gamba, nelle mani ho le borse, non posso mollarle perché la corrente se le porterebbe via, ho anche il passaporto dentro, che cazzo. Chiamo Angelo e Fabio, ma sono lontani e contro vento. La mia voce si perde nella gola. In tutti i sensi. Sono giù quasi ai fianchi. Provo ad tirare fuori dall'archivio tutte le puntate di mc Giver per vedere se qualcosa mi può aiutare. Niente, in questi casi il coltello svizzero non serve un cazzo. Poi inizio a tremare un pò per il freddo un pò per la cacarella e noto che facendo vibrare un pò la gamba si fa spazio attorno e pian pianino posso tirarla fuori.</span></span></div><div><span><span></span></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TBIJFpe9-dI/AAAAAAAAAH4/gv3wlNSZ24g/s1600/DSCN3775_2.jpg"><img src="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TBIJFpe9-dI/AAAAAAAAAH4/gv3wlNSZ24g/s400/DSCN3775_2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5481453689103055314" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" border="0" /></a><br /><div><span><span><br />quella é stata una delle volte in vita mia in cui mi sono sentito stanco, ma stanco, stanco più di Ficarra e Picone, stanco da voler solo chiudere gli occhi e dormire.<br />p.s. L'uomo travolto dall'auto non é morto, é arrivata un ambulanza, gli hanno fasciato la testa preciso come nei cartoni animati con la macchia rossa di sangue di lato e se ne sono tornati indietro lasciandolo sul bordo della strada </span></span></div><div><span><span><br />..to be continued<br /><br /></span></span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 0, 0);"><i><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0); font-style: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;">Marocco in bici - Parte 2</span></span></span></i></span><br /><span><span><br /></span></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM9I_aFEKI/AAAAAAAAAIw/Y5T_RfOQx0A/s1600/DSCN3675.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 240px; height: 320px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM9I_aFEKI/AAAAAAAAAIw/Y5T_RfOQx0A/s320/DSCN3675.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5486295995736461474" border="0" /></a><span class="Apple-style-span" style="font-size:13px;">Inizio col dire che i marocchini sono gente simpatica e disponibile. Non ho incontrato nessuno che fosse scortese, o per nessuna ragione mi sono sentito anche solo per un attimo in pericolo. Per lo meno a volte ho reagito un po’ male, ma senza una reale ragione. Per esempio quando una notte mentre dormivo in una tenda berbera sulla riva di un lago a 2300m sento rumore di borse rovistate. Ci metto qualche secondo a riemergere dal mondo dei sogni, tutto agitato mi metto sui gomiti e dalla luce fioca dell’alba che entra da un lembo di tenda aperta vedo una sagoma oscura con le mani tra le nostre cose. Cazzo, lo sentivo. Incomincio a urlare come un forsennato in italo/siciliano poi nel caso che il sospetto bandito non capisse per sicurezza emetto dei versi come per scacciare un cane randagio, grrrrr brrrr pssssss, cerco di uscire dal il sacco a pelo che non si apre. Rimango intrappolato in questo baco di piume d’oca e sbatto come un pazzo cercando di sbloccare la cerniera. Tutto questo accade in pochi secondi, poi il ladro si gira verso di me e con tono incazzato dice</span><br /><div><span><span> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">“ci vuoi solo tu, io è tutta la notte che entro ed esco per andare in bagno. Mi si è congelato il culo. Anzi sai dove sono i fazzolettini?”<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 238);font-size:16px;" ><img src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM7H4uKSMI/AAAAAAAAAIY/o4E2VXfBMfo/s400/DSCN3762.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5486293777738516674" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" border="0" /></span> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Ora per rispetto della privacy non posso svelare l’identità dello sfortunato cacatore. Posso solo dire che io non posso essere, altrimenti dovrei soffrire di gravi attacchi di schizofrenia e che invece era uno dei miei compagni di viaggio.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Il cacarello. Il nostro nemico. Poi questa barbara usanza berbera di mangiare tutti insieme con le mani senza le posate dallo stesso piatto. Un party di batteri. Già se sei in vacanza e ti becchi la cacarella del viaggiatore è un problema. Immagina quando ti devi alzare e pedalare per tutto il giorno. Poi se ti sforzi potresti rischiare di brutto. Uno di noi, potrei essere anche io, ma anche qui nascondo l’identità ed altero la voce, tipo quelle delle confessioni dei programmi di cronaca dove i protagonisti hanno il viso pixellato e la voce da trans. Insomma dicevo,<span style=""> </span>il trans pixellato in questione mentre é sotto lo sforzo di una bella salita si ferma e confessa, ragazzi se le scorregge non pesano mi sono cacato addosso. Mi viene da ridere, ma non ne ho la forza. Non è grave, tipo se è solo una sgommatina marrone anzi può essere utile per individuare subito il verso dei pantaloncini. Se è tanta invece sei nella merda. Cose che capitano dico. O mi dicono.</span></p><p class="MsoNormal"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM-A7xq3_I/AAAAAAAAAJA/vIShMQEQ9zs/s1600/DSCN3595.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM-A7xq3_I/AAAAAAAAAJA/vIShMQEQ9zs/s400/DSCN3595.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5486296956834340850" border="0" /></a></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Ritorno sul pullman della speranza, quuello che ci riporterà a Marrakech. Tira una brutta aria dentro. Poi quando il taxi ci ha stirato quel poveretto davanti agli occhi dovevo subito capire che c’era qualcosa che non andava. Anzi ancora prima quando appena partiti un tizio con un cappello da baseball incomincia a distribuire dei sacchetti di plastica. Brutto presentimento. Le cose si metteranno male. Molto male.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Manco a dirlo incomincia la salita verso il passo a 2600m. Probabilmente gli abitanti dei paesi non sono abituati ad andare in macchina. Loro usano il 4x4 berbero. Il mulo. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Dopo neanche mezzora parte il primo. Bluuuuueeeaaaauuu. Puzza di vomito. È quella la cosa più terribile. Mi giro e scoppio a ridere, il vomitatore é proprio dietro Faranda e praticamente gli sta quasi vomitando in testa.<span style=""> </span>Dopo pochi minuti incominciano a vomitare tutti. Una sinfonia. Non so nemmeno io come sono riuscito a resistere. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Ora dovrei parlare di pedalate e invece mi ritrovo a scrivere di chifezze varie. Mi riprendo raccontando di uno dei posti più belli di tutto il percorso. La valle delle Rose.<span style=""> </span>Onestamente dato il nome mi aspettavo di pedalare in mezzo ai roseti tipo quelli della sigla di Lady Oscar, invece non ho visto nemmeno un fiore. Però bello.</span></p><p class="MsoNormal"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM_TQ1jBiI/AAAAAAAAAJY/CaQb-IPV6nM/s1600/DSCN3802.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM_TQ1jBiI/AAAAAAAAAJY/CaQb-IPV6nM/s400/DSCN3802.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5486298371237021218" border="0" /></a><br /><span style="font-size:10pt;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">La giornata parte con 30km di asfalto in leggera discesa che già è un godimento, una volta arrivati nella gola del Dades mi infilo in una strada stretta con delle pareti di roccia altissime, poi secondo le indicazioni della gente del villaggio andiamo alla ricerca di questo bellissimo tratto completamente remoto. Chiediamo ad un bar, un indicazione tipo è questa.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Giri la curva (quale curva?)<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Poi appena arrivi al villaggio prendi la stradina stretta che sale (quale stradina stretta? Tutte le stradine sono strette e salgono)<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Prima di uscire da villaggio guarda la montagna a destra in alto vedrai il sentiero (dove inizia e finisce un villaggio non l’ho mai capito,<span style=""> </span>poi per avvistare il sentiero sul bordo della montagna dovrei essere come minimo un aquila)<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Insomma, sembra strano, ma trovo il sentiero che si srotola dentro una specie di valle che una volta doveva essere stata piena di rose. Bello, una terra rossa sabbiosa dalla quale spuntano improvvisamente delle simpatiche rocce appuntite ottime per forare le gomme. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Arriviamo ad un villaggio, ci fermiamo davanti a una casa che sembra un bar, il proprietario ci accoglie, quasi ci spinge dentro e ci offre un te. Parla bene tutte le lingue meno l’italiano, comunichiamo in un frullato di spagnolo e francese con spruzzate di inglese. L’amico ci invita a rimanere, ci dice che per 400 dirahm ci fa dormire, mangiare, ci fa da guida per andare sulla montagna e ci procura anche delle signorine per farci compagnia. Ringraziamo, ma purtroppamente dobbiamo continuare, magari un giorno ritorniamo.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Il viaggio in bici ti avvicina e ti allontana dalle persone con una velocità impressionante. Incontri di pochi minuti. Scambi di sorrisi e per i più telematica anche di email.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">E sempre la promessa e la voglia di ritornare.<o:p></o:p></span></p> <!--EndFragment--></span></span> <!--EndFragment--> </div><p style="margin: 0px; font-family: Helvetica; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 18px; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"></p></div><div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 0, 0);"><i><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0); font-style: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;">VISUAL JOURNAL</span></span></span></i></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Alcune pagine del mio diario visivo, schizzi rubati in corsa.</span></i></span></span></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Il colore arancio usato in alcune pagine é lo stesso usato nelle abitazioni della Medina. Nel Souq di Marrakesh, un personaggio produce un pigmento naturale in polvere che mischiato con l'acqua dà un bellissimo effetto Acquerello.</span></i></div><div><i><br /></i></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnkpazQI/AAAAAAAAAHo/-mUhVY1Ja5o/s1600/Morocco+Aguodal+LR.jpg"><img src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnkpazQI/AAAAAAAAAHo/-mUhVY1Ja5o/s400/Morocco+Aguodal+LR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475896240641854722" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnaDUQlI/AAAAAAAAAHg/qx31yLUSeoI/s1600/Morocco+go+back+from+fields+LR.jpg"><img src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnaDUQlI/AAAAAAAAAHg/qx31yLUSeoI/s400/Morocco+go+back+from+fields+LR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475896237797687890" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnIfe5WI/AAAAAAAAAHY/XFiz6sNo2wU/s1600/Morocco+Hotel+Marrakech+LR.jpg"><img src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5KnIfe5WI/AAAAAAAAAHY/XFiz6sNo2wU/s400/Morocco+Hotel+Marrakech+LR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475896233083987298" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5Km32uLcI/AAAAAAAAAHQ/-3pkDcluv3U/s1600/Morocco+Mountains+LR.jpg"><img src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S_5Km32uLcI/AAAAAAAAAHQ/-3pkDcluv3U/s400/Morocco+Mountains+LR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475896228618055106" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" border="0" /></a></span></i></div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 0, 0);"><i><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0); font-style: normal;"><br /></span></i></span></div></div></div></div></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-52210108380329252442010-05-15T03:58:00.000-07:002010-10-25T03:57:20.514-07:00MAROCCO IN BICI - PARTE 2<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM9I_aFEKI/AAAAAAAAAIw/Y5T_RfOQx0A/s1600/DSCN3675.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 240px; height: 320px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM9I_aFEKI/AAAAAAAAAIw/Y5T_RfOQx0A/s320/DSCN3675.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5486295995736461474" border="0" /></a><span class="Apple-style-span" style="font-size:13px;">Inizio col dire che i marocchini sono gente simpatica e disponibile. Non ho incontrato nessuno che fosse scortese, o per nessuna ragione mi sono sentito anche solo per un attimo in pericolo. Per lo meno a volte ho reagito un po’ male, ma senza una reale ragione. Per esempio quando una notte mentre dormivo in una tenda berbera sulla riva di un lago a 2300m sento rumore di borse rovistate. Ci metto qualche secondo a riemergere dal mondo dei sogni, tutto agitato mi metto sui gomiti e dalla luce fioca dell’alba che entra da un lembo di tenda aperta vedo una sagoma oscura con le mani tra le nostre cose. Cazzo, lo sentivo. Incomincio a urlare come un forsennato in italo/siciliano poi nel caso che il sospetto bandito non capisse per sicurezza emetto dei versi come per scacciare un cane randagio, grrrrr brrrr pssssss, cerco di uscire dal il sacco a pelo che non si apre. Rimango intrappolato in questo baco di piume d’oca e sbatto come un pazzo cercando di sbloccare la cerniera. Tutto questo accade in pochi secondi, poi il ladro si gira verso di me e con tono incazzato dice</span><br /><div><span><span> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">“ci vuoi solo tu, io è tutta la notte che entro ed esco per andare in bagno. Mi si è congelato il culo. Anzi sai dove sono i fazzolettini?”<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 238);font-size:16px;"><img src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM7H4uKSMI/AAAAAAAAAIY/o4E2VXfBMfo/s400/DSCN3762.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5486293777738516674" style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" border="0" /></span> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Ora per rispetto della privacy non posso svelare l’identità dello sfortunato cacatore. Posso solo dire che io non posso essere, altrimenti dovrei soffrire di gravi attacchi di schizofrenia e che invece era uno dei miei compagni di viaggio.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Il cacarello. Il nostro nemico. Poi questa barbara usanza berbera di mangiare tutti insieme con le mani senza le posate dallo stesso piatto. Un party di batteri. Già se sei in vacanza e ti becchi la cacarella del viaggiatore è un problema. Immagina quando ti devi alzare e pedalare per tutto il giorno. Poi se ti sforzi potresti rischiare di brutto. Uno di noi, potrei essere anche io, ma anche qui nascondo l’identità ed altero la voce, tipo quelle delle confessioni dei programmi di cronaca dove i protagonisti hanno il viso pixellato e la voce da trans. Insomma dicevo,<span style=""> </span>il trans pixellato in questione mentre é sotto lo sforzo di una bella salita si ferma e confessa, ragazzi se le scorregge non pesano mi sono cacato addosso. Mi viene da ridere, ma non ne ho la forza. Non è grave, tipo se è solo una sgommatina marrone anzi può essere utile per individuare subito il verso dei pantaloncini. Se è tanta invece sei nella merda. Cose che capitano dico. O mi dicono.</span></p><p class="MsoNormal"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM-A7xq3_I/AAAAAAAAAJA/vIShMQEQ9zs/s1600/DSCN3595.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM-A7xq3_I/AAAAAAAAAJA/vIShMQEQ9zs/s400/DSCN3595.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5486296956834340850" border="0" /></a></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Ritorno sul pullman della speranza, quuello che ci riporterà a Marrakech. Tira una brutta aria dentro. Poi quando il taxi ci ha stirato quel poveretto davanti agli occhi dovevo subito capire che c’era qualcosa che non andava. Anzi ancora prima quando appena partiti un tizio con un cappello da baseball incomincia a distribuire dei sacchetti di plastica. Brutto presentimento. Le cose si metteranno male. Molto male.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Manco a dirlo incomincia la salita verso il passo a 2600m. Probabilmente gli abitanti dei paesi non sono abituati ad andare in macchina. Loro usano il 4x4 berbero. Il mulo. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Dopo neanche mezzora parte il primo. Bluuuuueeeaaaauuu. Puzza di vomito. È quella la cosa più terribile. Mi giro e scoppio a ridere, il vomitatore é proprio dietro Faranda e praticamente gli sta quasi vomitando in testa.<span style=""> </span>Dopo pochi minuti incominciano a vomitare tutti. Una sinfonia. Non so nemmeno io come sono riuscito a resistere. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Ora dovrei parlare di pedalate e invece mi ritrovo a scrivere di chifezze varie. Mi riprendo raccontando di uno dei posti più belli di tutto il percorso. La valle delle Rose.<span style=""> </span>Onestamente dato il nome mi aspettavo di pedalare in mezzo ai roseti tipo quelli della sigla di Lady Oscar, invece non ho visto nemmeno un fiore. Però bello.</span></p><p class="MsoNormal"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM_TQ1jBiI/AAAAAAAAAJY/CaQb-IPV6nM/s1600/DSCN3802.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TCM_TQ1jBiI/AAAAAAAAAJY/CaQb-IPV6nM/s400/DSCN3802.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5486298371237021218" border="0" /></a><br /><span style="font-size:10pt;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">La giornata parte con 30km di asfalto in leggera discesa che già è un godimento, una volta arrivati nella gola del Dades mi infilo in una strada stretta con delle pareti di roccia altissime, poi secondo le indicazioni della gente del villaggio andiamo alla ricerca di questo bellissimo tratto completamente remoto. Chiediamo ad un bar, un indicazione tipo è questa.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Giri la curva (quale curva?)<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Poi appena arrivi al villaggio prendi la stradina stretta che sale (quale stradina stretta? Tutte le stradine sono strette e salgono)<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Prima di uscire da villaggio guarda la montagna a destra in alto vedrai il sentiero (dove inizia e finisce un villaggio non l’ho mai capito,<span style=""> </span>poi per avvistare il sentiero sul bordo della montagna dovrei essere come minimo un aquila)<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Insomma, sembra strano, ma trovo il sentiero che si srotola dentro una specie di valle che una volta doveva essere stata piena di rose. Bello, una terra rossa sabbiosa dalla quale spuntano improvvisamente delle simpatiche rocce appuntite ottime per forare le gomme. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Arriviamo ad un villaggio, ci fermiamo davanti a una casa che sembra un bar, il proprietario ci accoglie, quasi ci spinge dentro e ci offre un te. Parla bene tutte le lingue meno l’italiano, comunichiamo in un frullato di spagnolo e francese con spruzzate di inglese. L’amico ci invita a rimanere, ci dice che per 400 dirahm ci fa dormire, mangiare, ci fa da guida per andare sulla montagna e ci procura anche delle signorine per farci compagnia. Ringraziamo, ma purtroppamente dobbiamo continuare, magari un giorno ritorniamo.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">Il viaggio in bici ti avvicina e ti allontana dalle persone con una velocità impressionante. Incontri di pochi minuti. Scambi di sorrisi e per i più telematica anche di email.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"> <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;">E sempre la promessa e la voglia di ritornare.<o:p></o:p></span></p> <!--EndFragment--></span></span><p class="MsoNormal"><span style="font-size:10pt;"><o:p></o:p></span></p> <!--EndFragment--> </div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-58318838609913156702010-05-12T23:02:00.000-07:002010-06-24T04:37:14.292-07:00SPEDIZIONE ESTREMA IN MAROCCO DESCRIZIONE TAPPE<div>SETTIMA TAPPA</div><div>72 chilometri attraverso la Gola del Dades e la Valle delle Rose posto fantastico dove le rocce sono incastrate nella sabbia rossa. Per causa delle frane incontrate sul percorso nelle tappe precedenti, Fabio e i suoi compagni di viaggio sono stati rallentati notevolmente e non hanno potuto raggiungere il deserto del Sahara come era previsto. Il giro finisce dunque nella piccola città di El Gourma. Domani si riparte per Marrakech in pullman.<br /><br />72 kilomètres à travers la Gorge du Dades et la Vallée des Roses endroit fantastique où les roches sont encastrées dans le sable rouge. En raison des éboulements rencontrés sur le parcours dans les étapes précédentes, Fabio et ses compagnons de voyage ont été considérablement ralentis et n'ont pa pu atteindre le Sahara comme cela était prévu. Le tour se conclut donc dans la petite ville de El Gourma. Demain ils reprendront le car jusqu'à Marrakech.</div><div><br /></div><div>SESTA TAPPA</div>Oggi la tappa è andata benissimo. 97 km, superando un passo da 3024 m di quota !! Il posto più spettacolare e carico di energie che abbiano attraversato fin adesso. Arrivo nelle gole chiamate Gorges du Dades. I due Fabio e Angelo sono stati accolti da un artigiano che vive in una grotta con la moglie e i suoi 8 figli.<br /><br />Aujourd'hui, l'étape s'est parfaitement déroulée. 97 km, avec passage d'un col à 3024m d'altitude !! L'endroit le plus impressionant et suggestif rencontré jusqu'à présent. Arrivée dans les Gorges du Dades. Les deux Fabio et Angelo ont été accueillis par un artisan qui avec sa femme et ses 8 enfants vivent dans une grotte.<div><br /></div><div>QUINTA TAPPA</div><div>Una tappa dura. Svegli alle 6:00, partiti dal lago di Tislit, Fabio e i suoi due compagni Angelo e Fabio, hanno percorso 80 chilometri e sono saliti a quota 2700 metri. Dalle loro dire, la stanchezza si fa sentire più che mai e i problemi meccanici non fanno che aggiungere alla difficoltà. Però poter pedalare in mezzo ai branchi di cammelli ed essere in contatto con le famiglie nomadi berberi, ripaga tutto lo sforzo e la sofferenza. La sera, ad Agoudal, si trascorre con la gente del posto, con un pasto tipico e un posto al caldo sotto la loro tenda.<br /><br />Une étape difficile. Levés à 6h00, départ du Lac deTislit, Fabio et ses deux compagnons Angelo et Fabio, ont parcouru 80 km et ont gravi 2700 m d'altitude. La fatigue se fait plus que jamais sentire et les problèmes mécaniques ne font rien pour arranger les choses. Cependant, avoir la possibilité de pédaler au milieu de troupeaux de chameaux et d'etre en contact avec les populations nomades berbères n'a pas de prix et efface tous les efforts et la souffrance. Ce soir, à Agoudal, c'est avec les nomades qu'ils partagent leur repas, et encore une fois ils passeront la nuit au chaud sous une tente berbère.</div><div><br /></div><div>QUARTA TAPPA</div><div>Ancora una tappa andata bene! Partenza da Anergui, arrivo a pochi chilometri da Imilchil a 2000 metri di quota. Sulle rive del lago de Tislit, Fabio e i suoi compagni di viaggio sono stati accolti da Berberi che con grande ospitalità gli hanno offerto un posto nella loro tenda.<br /><br />Encore une étape réussie ! Départ depuis Anergui, arrivée à quelques kilomètres de Imilchil à 2000 m d'altitude. Sur les rives du lac de Tislit, Fabio et ses compagnons de voyage ont été accueillis par des Berbères, qui leur ont offert l'hospitalité et une place sous leur tente.</div><div><br /></div><div>TERZA TAPPA</div><div>Ecco le ultime notizie della spedizione. Stasera i tre avventurieri sono arrivati a Anergui. Hanno riscontrato i primi problemi alle bici dovuti allo stato del terreno e a diversi imprevisti, ma niente di grave. A causa di una una frana recente accaduta sul percorso hanno impiegato 12 ore per raggiungere il piccolo villaggio di Anergui, distante solo di 35 km dal loro punto di partenza, La Cathedrale, stamattina. Hanno dovuto a più riprese caricarsi sulle spalle bici e borse per poter imboccare vie praticabili solo a dorso di asino e attraversare il fiume Asif Melloul. Però ce l'hanno fatta. Ospiti in una famiglia di beduini si godono un riposo ben meritato.<br /><br />Voici les dernières nouvelles de l'expédition. Ce soir les trois aventuriers sont arrivés à Anergui. Quelques premiers problèmes techniques se sont fait ressentir, en partie dus à l'état du terrain et à quelques imprévus, mais dans l'ensemble rien de grave. En raison d'un éboulement ayant eu lieu récemment sur le parcours, ils ont mis 12 heures pour atteindre le petit village de Anergui, distant seulement de 35km de leur point de départ ce matin, aux pieds de la Cathédrale. Ils ont du, à plusieurs reprises, charger vélos et sacs sur leurs épaules afin d'emprunter des sentiers praticables uniquement à dos d'ane et pour traverser le fleuve Asif Melloul. Mais ils y sont finalement arrivés! Ce soir, accueillis par une famille de bédouins, ils profitent d'un repos bien mérité.</div><div><br /></div><div>PRIMA E SECONDA TAPPA</div><div>La spedizione sembra essere partita senza problemi. Da due giorni però il collegamento telefonico è quasi inesistente. Per risparmiare le batteria dei cellulari inoltre le conversazioni sono più che brevi. Partenza da Azilal a più o meno 300 chilometri da Marrakech, venerdì 7. Per questa prima tappa Fabio e i suoi due compagni di viaggio dovevano fermasi a Tizi-n-llissi a 2650 m di quota; nessuna conferma. Invece la seconda tappa finisce ai piedi di una catena montuosa impressionante chiamata dai Marrochini "La Cathédrale", un luogo carico di energie e luogo di grande importanza storica.<br /><br /><br />L'expédition semble se dérouler sans problèmes. Depuis deux jours les liaisons téléphoniques sont cependant quasi inexistentes. De plus, afin d'économiser la batterie des portables, les conversations sont plus que brèves. Départ de Azilal, à à peu près 300 kilomètres de Marrakech, le vendredi 7. Pour cette première étape, Fabio et ses compagnons de voyage devaient s'arreter dormir à Tizi-n-llissi, à 2650 m d'altitude, mais je n'ai reçu aucune confirmation. En revanche la deuxième étape a bien fini au pied d'une chaine de montagne du nom de "La Cathédrale", un lieu chargé d'énergie et au passé historique important.</div><div><br /></div><div><br /></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-92157874218393062422010-04-27T02:27:00.000-07:002010-07-27T03:22:11.896-07:00<span style="color: rgb(255, 102, 0);font-size:130%;" >Cycling for Children é il progetto avviato per raccogliere fondi per i bambini dei paesi in via di svillupo.</span><br /><br />Le donazioni vanno fatte direttamente agli enti certificati che operano con la massima trasparenza e professionalità.<br />Cycling for children ha collaborato con l'UCOPDEP <a href="http://www.ucodep.it/index.php">www.ucodep.org</a> e con la CIAI <a href="http://www.ciai.it/">www.ciai.it</a><br /><br />Attualmente stiamo seguendo il progetto della CIAI per aiutare i bambini orfani dell'AIDS in Etiopia, uno dei paesi più poveri del mondo.<br /><br /><a href="http://www.ciai.it/index.php/etiopia">Per maggiori dettagli sul progetto clicca qui.</a><br /><br /><a href="http://www.ciai.it/index.php/sostieni-il-ciai">Dona adesso con un semplice click</a><br />anche il più piccolo aiuto sarà una goccia che potrà contribuire a dare una speranza a dei bambini meno fortunati.<br /><br />COLLABORA CON NOI<br />Se hai in programma un'avventura in bici o hai una bel viaggio su due ruote da raccontare manda un email a questo indirizzo <a href="mailto:info@fbcdesigner.com">www.info@fbcdesigner.com</a>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-51429237543985398612010-03-12T02:09:00.000-08:002010-05-05T09:10:40.647-07:00SPEDIZIONE EXTREME MAROCCO. IN BICICLETTA DALL'ALTO ATLANTE AL SAHARA PER I BAMBINI DELLA CAMBOGIA<div>Dal 6 al 16 maggio 2010.</div><div><br /></div><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic; "><a href="http://fabioconsoli.blogspot.com/2010/03/expedition-extreme-au-maroc-du-haut.html">Version Francaise</a></span><br />La spedizione, composta da Fabio Consoli, Fabio Faranda e Angelo Colletta, avrà la durata di 10 giorni con 7 giorni di pedalata.<br />Non ci saranno mezzi di supporto al seguito ne nessuna guida del posto, tutto il materiale, le strutture per il campeggio, i viveri e l'acqua verranno trasportati sulle biciclette.<br /><br />Percorreremo 80/140 km al giorno con dislivelli giornalieri dai 1500 ai 2500m di ascensione. Attraverseremo l’Alto Atlante, la bellissima Gola del Dades e poi percorreremo la zona desertica del Sahara fino alle dune nell'area di Zagora.<br />Il 90% del percorso sarà su sterrato, su fondo sassoso e valicheremo passi fino 3100 slm.<div>Il viaggio si svolgerà per lo più in zone remote, tra i sentieri di montagna e attraverso piccoli villaggi beberi, si dormirà in tenda, trovare acqua corrente ed elettricità sarà un lusso che non sempre sarà concesso.<div>Sarà un viaggio duro, soprattutto per i dislivelli, il caldo e le piste che senza una guida del posto possono essere pericolose. Le ultime tappe nel maestoso deserto del Sahara dipenderanno dalle condizioni climatiche, Il forte caldo o il vento del deserto che spesso può trasformarsi in una tempesta di sabbia possono influire notevolmente sullo svolgimento delle ultime tre tappe.</div><div><br />Durante la spedizione, compatibilmente con la possibilità di comunicare con un corrispondente in italia, aggiornerò il blog con la descrizione delle tappe.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S6d88DT743I/AAAAAAAAAFo/Uk1V7QsAEcw/s1600-h/headerone_2.png"><img style="cursor: pointer; width: 400px; height: 63px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S6d88DT743I/AAAAAAAAAFo/Uk1V7QsAEcw/s400/headerone_2.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5451463245078193010" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold;">Chiedo a tutti quelli che visiteranno questo blog e che seguiranno l'avventura on line di partecipare con un piccolo contributo alla CIAI in particolare vorrei portare avanti il progetto per aiutare i bambini che vivono nelle comunità tribali della Cambogia. A gennaio sono stato a vedere con i miei occhi e vi assicuro che hanno veramente bisogno del nostro aiuto</span><div><b><a style="color: rgb(153, 0, 0);" href="http://www.ciai.it/index.php/cambogia/240-mobile-clinic-unita-mobile-di-pediatria">Per maggiori informazioni sul progetto cliccate qui</a><br /><a style="color: rgb(153, 0, 0);" href="http://www.ciai.it/index.php/sostegno-a-distanza">Per le donazioni on line cliccate qui</a><br /></b><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); line-height: 18px;font-family:'Trebuchet MS','Lucida Grande',Lucida,Verdana,sans-serif;font-size:11px;"><strong style="margin: 0px; padding: 0px;"></strong></span></div><span><span><br /><i>Chiedo a tutti quelli che faranno una donazione di lasciare un messaggio sul blog o alla mia email, vi invierò personalmente un cartolina virtuale con una foto del viaggio.<br />info@fbcdesigner.com</i></span></span><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'Trebuchet MS', 'Lucida Grande', Lucida, Verdana, sans-serif;color:#333333;"><span class="Apple-style-span" style=" line-height: 18px;font-size:-webkit-xxx-large;"><b></b></span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); line-height: 18px;font-family:'Trebuchet MS','Lucida Grande',Lucida,Verdana,sans-serif;font-size:11px;"><strong style="margin: 0px; padding: 0px;"><br /></strong></span>Grazie,<br />Fabio Consoli</div></div></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-21491004683824518442010-03-11T10:10:00.000-08:002010-03-29T02:20:37.220-07:00EXPEDITION EXTREME AU MAROC. DU HAUT ATLAS AU SAHARA EN VELO POUR LES ENFANTS DU CAMBODGE<!--StartFragment--> <p class="MsoNormal"><span style="font-family:Arial;font-size:16.0pt;"></span></p><span><span><i>Du 6 au 10 Mai </i></span></span><div><br /></div><div><span><span>L’expédition durera 10 jours dont 7/8 jours de pédalage sans autres moyens de transport ni guide local. Tout le matériel de camping, les vivres et l’eau seront chargés sur les vélos. Nous effectuerons de 80 à 120 kilomètres par jour avec des dénivelés pouvant aller jusqu’à 2000 m d’ascension. Nous traverserons le Haut Atlas, massif volcanique du Sahara pour parcourir ensuite la zone désertique. 90 % du parcours se déroulera sur des terrains difficiles de terre et de pierres qui nous porteront à franchir des cols de 2900 mètres. Le voyage se fera en majeure partie dans des zones reculées, en contact avec les locaux, partageant chaque fois qu’il nous sera possible repas et gite avec eux. Un voyage difficile en raison des dénivelés, de la chaleur et des pistes pouvant etre parfois risquées. Au cours de l’expédition, je metterai à jour régulièrement le blog et décrirai les étapes du voyage en communicant avec un correspondant en Italie. </span></span></div><div><br /></div><div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S6d88DT743I/AAAAAAAAAFo/Uk1V7QsAEcw/s1600-h/headerone_2.png"><img src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S6d88DT743I/AAAAAAAAAFo/Uk1V7QsAEcw/s400/headerone_2.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5451463245078193010" border="0" style="cursor: pointer; width: 400px; height: 63px; " /></a></div><div><span><span><b>A tous ceux qui visiteront ce blog et qui suivront l’aventure en ligne je demande une petite contribution sous forme de don au CIAI Centre Italien d’Aide à l’Enfance. En particulier je voudrais apporter mon aide aux enfants des communautés tribales du Cambodge. Au mois de Janvier je suis allé voir de mes propres yeux les conditions de vie de ces enfants et je peux vous dire qu’ils ont vraiment besoin de notre aide. </b></span></span></div><div><br /></div><div><span><span><a href="http://www.ciai.it/index.php/cambogia/240-mobile-clinic-unita-mobile-di-pediatria">Pour de plus amples informations sur le projet cliquez ici</a></span></span></div><div><span><span><a href="http://www.ciai.it/index.php/sostegno-a-distanza">Pour les donations en ligne cliquez ici </a></span></span></div><div><br /></div><div><span><span><i>Une dernière chose, en cas de don, laissez moi un message sur le blog ou sur ma boite mail, en échange je vous ferai parvenir personnellement une carte virtuelle avec photo du voyage. </i></span></span></div><div><br /></div><div><span><span>Merci, </span></span></div><div><span><span>Fabio Consoli</span></span><p class="MsoNormal"><span style="font-family:Arial;font-size:16.0pt;"><o:p></o:p></span></p> <!--EndFragment--> <span><span></span></span></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-80836573368934138822010-02-18T07:07:00.000-08:002010-03-18T07:27:33.498-07:00THAILANDIA, CAMBOGIA, VIETNAM<div><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica"><i>Gennaio 2010</i></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica"><i>Un viaggio nel sud est asiatico via bus, battello, bicicletta, canoa.</i></p><div><p style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; font: normal normal normal 12px/normal Helvetica; "><i></i></p></div></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S6I3GJXS0rI/AAAAAAAAAFY/AKs1tJG4_q8/s1600-h/Cambogia+per+blog.jpg"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 300px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/S6I3GJXS0rI/AAAAAAAAAFY/AKs1tJG4_q8/s320/Cambogia+per+blog.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449979077804085938" /></a><span class="Apple-style-span" style="font-family:Helvetica, serif;font-size:100%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:12px;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:-webkit-xxx-large;"><br /></span></i></span></span><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">Guarda la galleria di Immagini della </span><a href="http://www.flickr.com/photos/34886799@N04/sets/72157623306329640/show/"><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">Cambogia</span></a><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;"> e della </span><a href="http://www.flickr.com/photos/34886799@N04/sets/72157623473761723/show/"><span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">Thailandia</span></a></i></p><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica"><i><br /></i></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Non potendo coprire grandi distanze in bicicletta a causa di un infortunio al ginocchio, ho rimesso lo zaino in spalla come ai vecchi tempi e sono partito per questa "passeggiata" nella magica Asia.</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Capodanno a Bangkok, una bolgia infernale, gente che balla dovunque, fiumi e fiumi di alcool, </p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Partenza da Bangkok sul famoso "Autobus truffa" fino a Siem Reap. Anche la Lonely Planet aveva scritto di questo autobus famoso in tutta l'asia. Il raggiro sta nell'invitare i poveri turisti a comprare dei biglietti a prezzi bassissimi per poi invece essere spennati vivi con una serie di truffe, tipo farti cambiare il denaro in uffici con delle commissioni 5 volte più alte, pagare il visto di entrata il doppio e essere lasciati fuori dal paese in modo da essere costretti a dormire in posti da loro convenzionati ed essere costretto a prendere altri mezzi di trasporto . Comunque la guida diceva che é così famoso che nessuno ci casca più. Nessuno a parte me e altri 50 disgraziati. A Siem Reap rimango 3 giorni a visitare in bici i fantastici templi di Angkor.</p><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Da Siem Reap 9 ore di battello sotto un sole cocente e un'umidità da sauna finlandese attraverso il "floating Village" che per me rimane il posto più bello di tutta la Cambogia, senza offesa per i templi che sono belli, ma troppo affollati di gente con le calze bianche sotto le scarpe aperte. Personalmente sono più attratto dalle comunità indigene, o comunque da qualunque organizzazione sociale diversa da quella in cui vivo. Questo il motivo per cui viaggio. Incontrare persone, innervosirmi come una bestia dai guidatori di Tuk Tuk, fare la lotta libera con le zanzare, disgustarmi davanti ad un venditore di ratti grigliati, perdermi nelle foreste tropicali. Come al solito mi sono perso. Dicevo? Ah si, dopo 9 ore di battello sono arrivato a Battambang una città un pò triste, ma con attorno della campagne e dei villaggi indigeni bellissimi. Ho girato in bici seguendo la riva del fiume, alla ricerca del treno di bambù. Dopo un giorno di sbattimenti alla fine lo trovo. E non lo prendo. Non lo so, mi é sembrato troppo turistico.</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Da Battambang in autobus fino a Phonm Phen, la capitale, visitata solo di striscio e altro bus fino a Sianhukville.</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">All'arrivo altri viaggiatori mi avevano preparato all'assalto dei guidatori di Tuk Tuk (una specie di taxi locale) che letteralmente si prendevano a mazzate per accaparrarsi un cliente, per non farmi travolgere quasi ho camminato sulle loro teste. Scelto di impulso quello meno insistente mi sono fatto scarrozzare da un simpatico sciroccato che guidando come un pazzo mi ha mollato ad Otres beach. Durante il tragitto mentre sorpassava su strade strettissime rischiando più volte un frontale, mi ha chiesto se ero interessato a comprare della droga, ma io ero troppo occupato a non morire d'infarto per dargli retta. A parte che non uso droghe.</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Qualche giorno ad oziare in spiaggia, ed un bel giro nelle isole vicine, veramente selvagge per lo più disabitate. Ah se vi interessa su una di queste c'è un italiano che ha costruito un forno rudimentale e fa la pizza. </p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Da Sianhukville a Phonm Phen e poi giù verso il Vietnam. L'impatto con Saigon é forte, una metropoli enorme, 7 milioni di abitanti e 3 milioni di scooter. Si 3 milioni di scooter che vanno come i disperati in tutti i sensi di marcia, sui marciapiedi, sui turisti, cani e gatti. Attraversare una strada principale di Saigon é lo sport estremo più pericoloso che abbia mai fatto.</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Scappo a gambe levate dalla città e mi rifugio nel delta del Mekong, mangio e dormo con una famiglia di pescatori locali. Mangio poco, visto che in questo periodo ho nausea e vomito cose se fossi incinto. Visito le comunità locali che fanno artigiano e producono prodotti nelle piccole isolette sul fiume. Un giretto al floating market e via all'aeroporto.</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Volo diretto a Phuket in Thailandia, arrivo nella pensione di notte, saranno l'una o le due, al banco la ragazza mi dice che la mia prenotazione non c'è. O non é valida. Le dispiace. Insomma non lo sa. Ma stanze non c'è ne sono. Neanche uno sgabuzzino per le scope. Trovo una sistemazione in un posto di lusso. </p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Una Speed Boat mi porta a Raya. Ho letto Speed, ma non capivo, pensavo tipo un aliscafo veloce. Invece é tipo un razzo veloce. Il fondo della barca tocca il mare ogni due o tre onde, il resto si sta in aria. </p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">L'isola é fantastica, durante il giorno c'è qualche qualche gruppo organizzato che scarica un pò di turisti per qualche ora, ma dopo le 14, diventa un paradiso. Spiagge bianche e un mare cristallino che se ti immergi ti sembra di essere nell'acquario di Genova.</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Rientro a Kamala, una sosta da un venditore di ratti arrosto. Non solo ratti, anche scoiattoli, serpenti. Forse cani e gatti. E anche riso e verdure se vi va. Indovinate cosa ho mangiato?</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica">Domani volo per l'Italia.</p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-8047701156843643022009-10-25T03:23:00.000-07:002009-10-25T03:42:14.458-07:00OCCHIO AL GINOCCHIOPurtroppo il 12 settembre mentre provavo il percorso di gara della Dowinhill di Castelbuono (PA) sono caduto procurandomi la rottura del legamento crociato e una lesione del collaterale al ginocchio destro.<div>Dopo 10 giorni di completa immobilità adesso cammino normalmente ed ho già ripreso ad allenarmi. Purtroppo il viaggio in Ecuador é stato spostato ed é difficile dire anche quando sarò in grado di poter partire.</div><div>A gennaio dovrei valutare la stabilità dell'articolazione e probabilmente operarmi per ricostruire il legamento. Dalla data dell'intervento I tempi previsti sono 6 mesi per il recupero del 75% della funzionalità e 9 mesi per il recupero completo. </div><div>La riabilitazione e la preparazione fisica saranno seguite dal <a href="http://www.pianetamountainbike.it/argomentop.asp?id=681">Prof. Saverio Ottolini di sport Attitude</a> </div><div><br /></div><div>L'ucodep ha già scritto a tutti quelli che hanno sostenuto il progetto rassicurando che i fondi sono comunque stati destinati al progetto "Una canoa per la vita".</div><div><br /></div><div>Terrò aggiornato il blog sugli sviluppi,</div><div>Fabio Consoli</div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-72273522570096402832009-07-22T01:39:00.000-07:002009-07-22T01:59:59.345-07:00PARTENZA RIMANDATA<p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica"></p><span><span>Brutte notizie,</span></span><div><span><span>purtroppo a causa di un problema di salute del mio compagno di viaggio sono costretto a rimandare la partenza del viaggio in Ecuador. Niente di grave, ma non può assolutamente affrontare quest'avventura, spero si rimetta per la fine dell'anno e poter partire a Dicembre. Mi dispiace veramente per tutti quelli che hanno seguito la preparazione ed hanno acquistato chilometri, sappiate che i fondi saranno comunque destinati al progetto, l'Ucodep scriverà personalmente a tutti voi per informarvi degli aggiornamenti. Nel caso abbiate domande riguardo potete scrivere a queste email.</span></span></div><div><br /></div><div><span><span>sostenitori@ucodep.org</span></span></div><div><span><span>Info@fbcdesigner.com<br /><br /></span></span></div><div><span><span>Terrò aggiornato il blog e vi informerò sugli sviluppi,</span></span></div><div><span><span>grazie a tutti voi,</span></span></div><div><span><span>Fabio Consoli </span></span><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px"><br /></p></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-32275431859221135372009-05-15T06:26:00.001-07:002009-06-24T02:27:59.277-07:00ECUADOR, IN BICI DALL'AMAZZONIA ALLE ANDE, UN VIAGGIO ESTREMO PER PORTARE AIUTI AI BAMBINI DEL SUD DEL MONDO<span style="font-style: italic;">(fonte <a href="http://www.ucodep.org/">www.Ucodep.org</a>)</span><br />Quando Fabio Consoli ci ha parlato del suo progetto non abbiamo esitato: un viaggio in bicicletta per portare solidarietà concreta ai bambini dell’Ecuador con una raccolta fondi tramite sponsorizzazioni e l’aiuto di tanti amici e tutti coloro che vorranno accompagnarlo in questo viaggio. Il 30 luglio 2009 Fabio insieme a Gregorio Borsato partirà da Quito, in Ecuador per percorrere in bici 1500km tra la natura selvaggia, senza supporto esterno, caricando tutto il necessario in bici, procurandosi cibo e acqua sul posto, dormendo in tenda e sacco a pelo. Il viaggio si articolerà in due parti, la prima sull'altopiano andino e sul Cotopaxi, la seconda nella foresta amazzonica.<br /><br />Sarà un'occasione per visitare i progetti di Ucodep, portare ai bambini dell’Ecuador i fondi raccolti e di sensibilizzare l’opinione pubblica: è una grande sfida che abbiamo condiviso sin dal principio.<br /><br />Tutti i costi della spedizione sono sostenuti da Fabio Consoli<span style="font-weight: bold;"><br /></span><span style="color: rgb(204, 102, 0);font-size:130%;">Il ricavato delle donazioni servirà interamente per inviare una missione di medici specialistici per 3 comunità indigene dell'Amazzonia.</span><div><span style=""></span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(204, 102, 0); font-size:18px;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0); font-size:16px;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/ShaGdPyfjHI/AAAAAAAAADg/f_YVDLPQAAw/s1600-h/tre+immagini+per+blog-2.jpg"><img src="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/ShaGdPyfjHI/AAAAAAAAADg/f_YVDLPQAAw/s400/tre+immagini+per+blog-2.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5338602245306944626" style="cursor: pointer; width: 372px; height: 120px; " /></a></span><br /></span><div><div><div>La richiesta di materiale medico e di visite specialistiche é un grosso problema in questa parte del mondo così remota, i villaggi infatti sono raggiungibili solo attraverso un lungo viaggio in canoa.<br /><div style="text-align: left;"><span style="display: block;" id="formatbar_Buttons"><span class="on" style="display: block;" id="formatbar_Add_Image" title="Aggiungi immagine" onmouseover="ButtonHoverOn(this);" onmouseout="ButtonHoverOff(this);" onmouseup="addImage();" onmousedown="CheckFormatting(event);;ButtonMouseDown(this);"><img src="http://www.blogger.com/img/blank.gif" alt="Aggiungi immagine" class="gl_photo" border="0" /><br /></span></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg14CN2JvHI/AAAAAAAAABw/ucyyUPfg-OQ/s1600-h/Ecuador+tracciato+percorso.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 300px; height: 275px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg14CN2JvHI/AAAAAAAAABw/ucyyUPfg-OQ/s320/Ecuador+tracciato+percorso.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5336053112975768690" border="0" /></a><br /></div><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 102, 0);font-size:130%;"><br /></span><span style="color: rgb(204, 102, 0);font-family:georgia;font-size:130%;">SOSTIENI IL PROGETTO,<br />ACQUISTA UN CHILOMETRO</span> <span style="color: rgb(204, 102, 0);font-family:georgia;font-size:130%;">CON SOLI 2 EURO, </span><br />Se sei un privato puoi decidere di accompagnare Fabio nella sua avventura acquistando dei chilometri, il costo é 2 Euro per chilometro, in cambio alla fine della spedizione avrai una foto del viaggio ad alta risoluzione. Con un piccolissimo contributo puoi far si che tanti bambini abbiano tutte le cure mediche di cui anno bisogno. Raccogli fondi insieme ai tuoi amici e segui gli aggiornamenti in tempo reale su questo Blog.<br />Puoi acquistare chilometri e fare donazioni nei seguenti modi:<br /><ul><li style="font-style: italic;">Con un versamento su bollettino postale, c/c n. 14301527 intestato a Ucodep</li><li style="font-style: italic;">Con un bonifico bancario sul conto n.102000 di Banca Etica (ABI 05018, CAB 02800) intestato a Ucodep (IBAN IT03Y0501802800000000102000</li><li><span style="font-style: italic;">Pagando con carta di credito al link <a href="http://www2.ucodep.org/mydonorweb/hdonazioniucodep.aspx">http://www2.ucodep.org/mydonorweb/hdonazioniucodep.aspx</a><br /></span></li><li><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">specificare nella causale "Cycling for Children"</span></span></li></ul><span style="font-weight: bold;">Le Aziende che volessero chiarimenti su come sponsorizzare il progetto possono scrivere a <a style="color: rgb(102, 102, 102);" href="mailto:info@fbcdesigner.com"><span style="color: rgb(204, 102, 0);">info@fbcdesigner.com</span></a></span><br />In cambio avranno del materiale fotografico del viaggio da poter utilizzare per uso interno o promozionale. La possibilità di organizzare nella propria azienda un incontro con Fabio o un rappresentante di Ucodep per discutere dei viaggi a bassissimo impatto ambientale, solidarietà e proiezioni fotografiche.<br />Le aziende sponsor appariranno come sostenitotrici del progetto in tutte le operazioni di sensibilizzazione mediatica.<br /><br /><br /><span style="color: rgb(204, 102, 0);font-size:130%;"><span>PROGRAMMA DEL VIAGGIO</span></span><br /><span style="font-weight: bold;">Quito> Cotopaxi</span> <span style="font-style: italic;">(5.897m)</span><br />Il Cotopaxi é il vulcano attivo più alto del mondo, salendo attraverso strade battute dal fondo morbido composto da cenere vulcanica si cercherà di pedalare fino a 4800m di altitudine dove si farà il campo in tenda per passare la notte.<br />I problemi dovuti all'altitudine e al forte vento che solitamente spazza questi posti faranno passare l'enorme dislivello da compiere in secondo piano. Pedalare ad altezze attorno ai 4000m é difficile e a volte pericoloso, a quelle altitudini e con le pendenze previste si corre il rischio di poter percorrere solo poche decine di chilometri al giorno.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Cotopaxi> Quilotoa loop</span><span style="font-style: italic;"> (4000m)<br /></span>Il Quilotoa Loop é un percorso di straordinaria bellezza, un anello che si snoda attraverso isolati villaggi andini, dove popolazioni composte da poche decine di abitanti vivono ad altezze attorno ai 4000m. Passaggio sul lago Quilotoa e poi discesa fino alla Panamericana, la strada che attraversa buona parte dei paesi dell'America Latina. Anche in questa parte ci saranno grandi dislivelli da pedalare ad un'altezza che va dai 3000 ai 4000m.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Baños> Puyo </span><span style="font-style: italic;">Attraverso la "Strada delle orchidee"</span><br />Lo sterrato che collega le Ande alla Foresta Amazzonica é famoso per le numerose cascate e per la vista mozzafiato sull'Amazzonia. Difficile sarà il repentino cambiamento climatico che nell’arco di un giorno cambierà dal freddo e dall’aria rarefatta delle Ande al caldo umido della foresta.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Foresta Amazzonica</span><br />Da qui in poi ci saranno 600km di foresta amazzonica senza guida o supporto esterno. In direzione di Lago Agrio, verso il confine con la Colombia. La zona é pericolosa a causa dei numerosi assalti da parte dei banditi e trafficanti Colombiani. Lasciato lo sterrato si dovrà procedere in canoa in un intricato labirinto di canali fino alle comunità indigene di Cuyabeno.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Amazzonia > Otavalo</span><br />Il rientro dall'Amazzonia a Quito sarà caratterizzato da una lunga ascesa che dai 100m di Lago Agrio porterà fino a 4200m del Papallact Pass.</div><div><br /></div><div><br /></div></div></div></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-5632954442864985922009-05-15T03:41:00.000-07:002011-01-26T08:42:07.366-08:00Fabio Consoli, BiografiaFabio Consoli Vive e lavora come Graphic designer ad Acitrezza (CT) un piccolo paese sul mare ai piedi del vulcano Etna.<br /><br />Inizia a praticare judo a soli 5 anni, fino a 26 anni ha un intensa attività agonistica e partecipa ai più importanti tornei nazionali ed internazionali.<br />3 volte vincitore del Torneo internazionale di Malta nella categoria 66kg,<br />7° posto al torneo internazionale Tre Torri, categoria 66kg<br />Più volte campione regionale ed ottimi piazzamenti ai campionati italiani.<br />Titolare nella squadra siciliana nella categoria 60kg e 66kg<br /><br />Nel 2003 a causa di un brutto infortunio si allontana dalle palestre di Judo, inizia ad andare in bici ed in sella ad una mountain bike inzia a viaggiare in Europa, pedalando in Belgio, Olanda, Francia e Irlanda,<br /><br />Nel 2004 segue dei corsi alla University of the arts of London.<br /><br />Nel 2006 trascorre un breve periodo a New York, per seguire degli studi alla School of Visual Arts, ed in bici percorre più di 3000km nello stato di New York, New Jersey e California.<br />Ritornato in Italia, nel 2008 in un solo anno percorre più di 15.000 km viaggiando all'estremo sud del mondo in Patagonia, all'estremo nord in Alaska e sulla linea dell'equatore in Uganda, Africa.<br /><br />Nel 2008 ha avviato il progetto Cycling for children per la raccolta di fondi destinati ai bambini del sud del mondo.<div><br /></div><div><a href="mailto:info@fabioconsoli.com">info@fabioconsoli.com</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg185giBCjI/AAAAAAAAACg/h-iYEmXtfUs/s1600-h/Fbc+Uganda+safari+2.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 246px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg185giBCjI/AAAAAAAAACg/h-iYEmXtfUs/s320/Fbc+Uganda+safari+2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5336058460930902578" border="0" /></a><br /><span style="font-style: italic;font-size:78%;">Uganda, Safari in bicicletta</span><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg185vtS_iI/AAAAAAAAACY/dybRy48Mzsk/s1600-h/Fbc+Patagonia+Torres+del+paine.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 246px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg185vtS_iI/AAAAAAAAACY/dybRy48Mzsk/s320/Fbc+Patagonia+Torres+del+paine.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5336058465004748322" border="0" /></a><br /><span style="font-style: italic;font-size:78%;">Patagonia, Cile, Torres Del Paine</span><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg185Y1q-XI/AAAAAAAAACQ/lpYEmqfXmZQ/s1600-h/fbc+Alaska+denali+Park.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 320px; height: 246px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg185Y1q-XI/AAAAAAAAACQ/lpYEmqfXmZQ/s320/fbc+Alaska+denali+Park.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5336058458865858930" border="0" /></a><br /><span style="font-size:78%;"><span style="font-style: italic;">Alaska, Denali Park</span></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Sg17UgT33PI/AAAAAAAAACA/Fh_9_LK8Iho/s1600-h/Fbc+Patagonia+Torres+del+paine.jpg"><span style="font-size:78%;"><span style="font-style: italic;"></span></span><br /></a></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-11584628109309914832009-03-25T01:19:00.000-07:002009-06-29T13:17:32.431-07:00ECUADOR, PREPARAZIONE<p style="margin: 0px; font-family: Helvetica; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 12px; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"></p><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);"><div><p style="margin: 0px; font-family: Helvetica; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 12px; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"></p></div><div><p style="margin: 0px; font-family: Helvetica; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 12px; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"></p></div><div>ACCLIMATAMENTO<br /></div><div><span><span><br /><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);">Passerò buona parte del viaggio ad altitudini che andranno dai tre ai quattromila metri, con una scalatona fino su ai 4800m del Cotopaxi. Che in realtà é più alto, 5700m. Problemino da non sottovalutare sarà pedalare ad alta quota. Dopo mesi di attente e precise ricerche sono arrivato ad una sicura e sommaria conclusione. Soffrirò come un cane. L'elenco delle possibili malattie e problemi ai quali andrò incontro é lungo e noioso, da un simpatico Enfisema Polmonare ad un allegra Embolia. Ipossia e congelamenti potrebbero manifestarsi. A parte la perdità di lucidità mentale e la difficoltà nel fare ragionamenti e calcoli matematici.<br />Comunque devo iniziare ad abituarmi ad alta quota, ma essendo impegnato con il mio vero lavoro, non posso passare molto tempo in montagna, quindi dovrò confrontarmi con l'altitudine in altri modi. Mi arrangio come posso.</span></span></span></div><div><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);">Per iniziare da ora in poi dormirò nel letto a castello.</span></span></span></div><div><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);">Ho alzato la sella della bici.</span></span></span></div><div><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);">Ogni tanto pranzo da mia nonna che abita in un palazzone popolare di 9 piani spesso con l'ascensore guasto. Serve anche da allenamento.</span></span></span></div><div><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);">Bevo solo Acqua Levissima, che é altissima é purissima.</span></span></span></div><div><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);">Ascolto musica dall'Altoparlante.</span></span></span></div><div><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);">Frequento solo gente alto locata e sto seriamente pensando di trasferirmi in trentino alto adige. So che é poco, ma meglio di niente.</span></span></span></div><div><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0);"><br />A questo severo programma di allenamento dovrò integrare attività che mi permettano di mantenere la lucidità anche li dove la quantità di ossigeno è veramente poca. Perdere i sensi o non riuscire più a ragionare potrebbe essere pericoloso. Ringraziando il cielo per questo sono a posto. Faccio due telefonate e nel giro di due ore a bordo di una Golf turbo diesel arrivano una coppia di miei amici, che per motivi di privacy chiameremo Mariu e Ana. Ci chiudiamo in macchina. Sono già passati dal tipo, hanno pronta tutta l'attrezzatura. Metto del nastro isolante nelle fessure. Sigillo tutto, siamo sotto vuoto come le confezioni di arachidi. Iniziano I rulli di tamburi, cartine topografiche, accendini alla mano e via ai fuochi. In 5 minuti l'aria é più rarefatta che in cima all'everest. Ossigeno non c'è ne e se c'è é nascosto bene. Ottimo anche l'effetto nebbia. Tutto ovattato. Sento che ho bisogno di ossigeno, pensare diventa difficile, é tutto così morbido e rilassante. Non ho ancora perso i sensi, ho l'occhio appannato come un'orata surgelata, ma per surgellare la prova c'è bisogno dell'ultimo sforzo. Devo restare lucido. La estraggo dalla tasca posteriore, apro a pagina 12, quelle critografate. parlo ad alta voce per aiutarmi a stare sveglio. 27 orizzontale: Si fa alla stazione. Da sotto il cruscotto arriva una voce flebile, pastosa: "La so, Pino dei Palazzi"<br /></span></span></span></div><div><br /></div><div><br /></div>PREPARAZIONE - TEST ANTI-PIOGGIA</span></span></span><div><br /></div><div><span><span>Come ogni volta ad un mese dalla partenza sono completamente nel pallone. Situazione spiacevole per uno che odia il calcio.<br /><br /></span></span></div><div><span><span>Le ultime cose da fare sono una lista infinita di email, telefonate, persone da incontrare, cambiamenti alla bici. Che gomme porto? e l'abbigliamento? porto l'abito lungo? Quante paia di mutande? Lampada frontale o lume a gas? pentola in alluminio o al titanio? Madò é un casino.Di solito scelgo sempre i vestiti più scuri, così lo sporco si vede meno. Più che dal colore quando una maglietta non si può usare più si capisce dal rumore, quando muovendomi fa il suono di un cracker spezzato, vuol dire che é bela croccante, ora di lavarla. </span></span></div><div><span><span><br />L'attrezzatura antipioggia é da non sottovalutare. In Alaska sono stato un mese bagnato. Umido. Tutto il santo giorno sotto la pioggia, la sera mi mettevo in tenda che alla fine tra vestiti infangati e pioggia diventava un pantano. Se non lo sapete cos'è un pantano ve lo spiego io: Pantano, aggettivo singolare di ciclista forte. Plurale: Pantani. Comunque, il sacco a pelo, dopo un giorno legato fuori ovviamente era fradicio. Esperienza che non augurerei neanche al più infido e anfibio dei miei nemici. Stavolta però non mi lascio fregare. Mi sto attrezzando che in teoria potrei pedalare sott'acqua e alla fine uscire asciutto e secco come un aringa. Io e tutta l'attrezzatura.<br /><br />In Amazzonia pioverà tanto. combatterò le secchiate d'acqua con una giacca e pantaloni della The north face, light line, guanti waterproof, copriscarpe e calze waterproof. Il fatto e che dovrei provare se tengono veramente asciutto e traspirano come promesso dai sei chili di etichette attaccate. Ora, qui da un pò fa caldo e a parte numerose sedute di danza della pioggia l'unica cosa che mi rimane da fare e vestirmi di tutto punto e mettermi sotto la doccia. </span></span></div><div><span><span>L'ho già fatto con le borse da viaggio quando le ho acquistate, le ho riempite di carta igienica e le ho lasciate sotto la l'acqua per un ora. Il risultato é stato una bolletta dell'acqua che mi ha lasciato a bocca asciutta. Come le borse del resto. All'interno neanche una goccia d'acqua. </span></span></div><div><span><span><br />So che non é molto "professional" ma lo devo fare, quelli seri si allenano nella basi della Nasa, nella camere iperbariche, nella camera del vento. Io nella camera del bagno. Ho messo l'aria condizionata al massimo ed ho indossato tutto l'armamentario anti-pioggia, ho aperto l'acqua fredda e sono entrato sotto la doccia. Con il casco. Certo, subito l'acqua non entra, di solito penetra dopo la prima ora, ma che faccio un'ora messo così?. Un libro non posso leggerlo. Ipod neanche. Potevo mettere un pò di musica prima di entrare, ma se esco adesso faccio un casino a casa. Canto. Che palle. Dopo 15 minuti ancora sono asciutto, però non mi rendo conto se la traspirazione funziona. In salita non starò mica fermo imbalsamato come una pernice. Faccio un pò di corsa sul posto, sotto la doccia. Da ricovero. Mi vergogno di me stesso. L'acqua schizza da tutti i lati. Meglio i piegamenti sulle gambe, con quelli sudo sicuro. Dopo un minuto esatto sto morendo di caldo, peggio di una sauna turca. Penso basti. Chiudo l'acqua ed esco, mi viene istintivo cercare l'accappatoio, ed effettivamente per asciugare tutto non é male come idea.</span></span></div><div><br /></div><div><span><span>Mi immagino la scena, un malore, arriva l'ambulanza e mi trova con il casco con visiera, giacca, pantaloni blu scuro in gore-tex, scarpe, copri scarpe e un accappatoio color panna sopra. Loro che mi prendono di peso e io che grido, lasciatemi, devo scalare il Cotopaxi il vulcano attivo più alto del mondo, L'amazzonia, devo andare in Amazzonia. E le ande, che vi sembra sono stato in Alaska in bici io. Le porte del manicomio mi si spalancherebbero in un attimo.</span></span></div><div><span><span></span></span><br /><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);font-family:Helvetica;font-size:48;" ><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);font-family:Georgia;font-size:16;" ><div><span><span></span></span></div></span></span><span style="color: rgb(255, 102, 0);">PREPARAZIONE IN BICI</span><br />La preparazione fisica richiesta per questo viaggio si sta rivelando molto dura. A parte le prove tecniche in collaborazione con i laboratori di ricerca dei palazzi, sto seguendo un programma molto impegnativo. Il preparatore, un ricercatore presso Centro Studi e Ricerche Attività Motorie mi sta marcando a uomo con schede di allenamento che mi stanno sfiancando. 3 ore al giorno per 5 o 6 giorni la settimana. La parte più dura del programma consiste nel capire che cazzo devo fare. Nel senso che questo é il testo che trovo scritto per un allenamento tipo:<br /><br />Allenamento 5 – 30’F+(10’L+10’M inserisci ogni 3 minuti una progressione di 30 secondi)+30’F+(20 di salita alternando 3’SM e 2’POWER)+20’F+10’ di salita in progressione fino alla soglia+20'FA.<br /><br />Sembra un codice fiscale Afgano.<br />Ho dei fogli dove vado a vedere ad ogni lettera a cosa corrisponde, di solito una frequenza cardiaca e una cadenza di pedalata. Impossibile da ricordare mentre sono in bici.<br />Domenica, uscita con allenemento N° 5<br />Ore 15, Chiamo un contatto della Cia per farmi aiutare a de-criptare quell'orgia di consonanti e numeri. Scrivo tutto su un pezzo di carta che poi metto nella tasca della maglietta tra una barretta di cereali é una pallottola di noci e mandorle avvolte nella carta di alluminio. Vado alla ricerca di un paio di pantaloncini puliti, infilo la testa nel cassetto e dopo aver scavato per dieci minuti tiro fuori qualcosa. Li odoro, sono già usati, chissà come si sono finiti tra le cose pulite.<br />Per miracolo trovo un completo semi usato, pochi chilometri unico proprietario. Per oggi va bene. Faccio una bella doccia fredda, fuori fa caldo. Bevo molta acqua e mangio una banana. Un controllo veloce alla bici, sembra tutto ok. Mi carico di buone intenzioni ed esco.<br /><br />Abito in cima ad una collina e a meta discesa mi accorgo di aver dimenticato la borraccia. Torno indietro facendo la salita con le gambe ancora gelate. Riesco. A metà discesa mi ri-accorgo di aver dimenticato la fascia del cardiofrequenzimetro, dietrofront. Riesco. Stavolta anche se dimentico la ruota anteriore vado lo stesso. I vicini sono abituati ai miei balletti davanti la porta di casa, in media esco e rientro due tre volte prima di sparire definitivamente.<br /><br />Dalla sezione antispionaggio é emerso che oggi devo fare un'ora e mezza di pianura partendo da ritmo basso e aumentando pian piano fino a fare delle accelerazioni da 30 secondi ciascuno.<br />Poi una salita di 20 minuti cercando in tutti i modi di farmi scoppiare il cuore. Se non ci riesco almeno un dolorino alla milza me lo devo far venire. Dopo un'altra ora e mezzo di pianura con una salita in "progressione". Ci ho messo un pò a capire questo termine. Progressione vuol dire che parti che già sei stanco ma devi far finta che non lo sei, mantieni un certo ritmo e a poco a poco ti porti alla soglia della sofferenza, più fa male più aumenti il ritmo. Sembra sia utile immaginare di avere un avversario alla ruota e man mano staccarlo. Io al culmine dello sforzo invece vedo la mia anima che si stacca dal corpo e mi dice, ma vaffanculo!<br /><br />Si inzia piano, la prima oretta va via liscia come l'olio sull'asfalto che mi stava mandando all'ospedale.<br />Arrivato a Giradini Naxos, mi fermo un attimo a godermi il posto, Il mare azzurro, due turisti ad un tavolino sotto l'ombra di un ombrellone a sorseggiare un the freddo, una giovane coppia mano nella mano che si dirige verso la camera d'albergo. Come faccio a capire che vanno in albergo? si capisce subito dai, lui la guarda ma non la vede, si legge in faccia che sta già pensando a come metterla. Lei ha un'aria stanca, lascia intendere che vuole andare a "riposare" ma dai gesti e da come si sfiorano penso che non riposeranno, almeno non subito. Insomma si capisce quando due stanno andando a trombare.<br /><br />E in questi momenti che la passione per la bici tocca i minimi livelli. Che cazzo ci faccio a Giardini a giugno, con 35°C, tutto sudato, la pressione più bassa di quella delle ruote ed una salitona ancora da fare? Meglio che smetto con le domanede, mi metto in sella e riparto. Dalla tasca estraggo il foglio che ovviamente é tutto sudato, i numeri si capisco appena, sembra un quadro di Pollac, linee buttate giù a colpi di scopa.<br />La salita si rivela più difficile di quanto pensavo. Però mi fido del preparatore e se mi dice che posso tenere questa frequenza vuol dire che non morirò, almeno non subito. Spinte sui pedali, li chiama Power qualcosa, io li chiamo spaccamento di culo. Mi sembra stia esagerando un pochino, incomincio a sentire il formicolio alle mani, perchè non scelto di giocare a scacchi? Partitella a Risiko? Arrivato su a Castelmola faccio fede al mio solito rituale. Cosa che farebbe venire un colpo ad un ciclista serio. Quando é possibile in cima alla salita o a fine uscita mi regalo un arancino ed una birra. Piccoli piaceri che non mi voglio negare. E vaffanculo all'alimentazione sportiva. Sono sicuro che se Armostrong invece che in texas (é del texas? bo ) fosse nato a Catania un arancino col ragù se lo sparava anche lui. Rutto libero e inizio la discesa.<br /><br />Una serie di curve morbide, con una bella vista, devo decidere, o guardo la strada o il panorama o il tetto di una camera d'ospedale. Vada per la prima. Faccio il ritorno in pianura senza fretta, senza spingere troppo, ma neanche a farmi sorpassare dai moscerini. Sempre pedalando mangio una brioche Tomarchio con una confezione mono dose di marmellata. Roba da equilibristi. é il momento delle due progressioni. Sono bello caldo e non fanno male più di tanto, tiro giù le solite maledizioni, ma tutto sommato arrivo ad Acitrezza senza grossi problemi.<br /><br />Ho fatto un bel allenamento, mi merito un premio. Il computer di bordo segna 2578 calorie consumate. Mi siedo al primo bar e ordino uno Spritz. Al tavolino si ci può servire con degli stuzzicchini. L'ambiente é un po fighetto, tutti sistemati per l'aperitivo chic vista mare. Io odoro un pò di capra. Dopo quattro ore in bici anche con due Arbre Magique sotto le ascelle non prumerei comunque. Le scarpe da bici fanno un simpatico rumore sul paviento di marmo. Tac, Tac, Tac, Tac. Mi sento un pò Freid Astaire. Faccio una torre di pisa di tortine, parmigiana, pomodori secchi, cipolline ripiene, olive e sottaceti. Ancora con il casco mi siedo e spolvero tutto nel giro di pochi minuti. Spritz incluso. Bell'allenamento, duro, tanta fatica, ma ne é valsa la pena. Cameriere un altro Spritz per favore. Quattro ore buttate nel cesso.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Per evitare la visita indesiderata della Boncustume, Guardia di Finanza o della camionetta dell'Igiene Mentale voglio precisare che le storie che ho scritto sono inventate, non tutto, ma quasi.</span><br /><span style="font-style: italic;">Per la precisione:</span><br /><span style="font-style: italic;">Non mi piace il fumo e le sigarette, sia quelle normali che quelle truccate.</span><br /><span style="font-style: italic;">Non mi piace la droga in ogni sua forma. Leggera, pesante o mezza stagione.</span><br /><span style="font-style: italic;">Non mi piace fare la doccia con la giacca anti-pioggia.</span><br /><span style="font-style: italic;">Mi piace lo spritz a stomaco vuoto, la birra e gli arancini.</span><br /><span style="font-style: italic;">Mia nonna non abita al nono piano.</span><br /><span style="font-style: italic;">Entro ed esco veramente tre volte prima di uscire di casa.</span><br /><span style="font-style: italic;">Non ho un letto a castello.</span><br /><span style="font-style: italic;">Non mi trasferirei mai in Trentino alto Adige. Senza offesa.</span><br /><span style="font-style: italic;">Non faccio i piegamenti sotto la doccia.</span><br /><span style="font-style: italic;">Quella coppia andava veramente a trombare.</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">Ogni tanto per dare libero sfogo alla creatività scrivo un mucchio di cazzate.</span><span class="Apple-style-span" style=";font-family:Helvetica;font-size:48;" ><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);font-family:Georgia;font-size:16;" ><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51);"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);"><div><span><span><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51);"><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;"></span></span></span></span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); font-style: italic;"><br /></span></div></span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51);"><br /></span></div><div><span><span></span></span></div></span></span></div></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-52357021874136421642009-01-10T10:34:00.000-08:002011-01-10T10:44:30.688-08:00Cycling for children su "LA SICILIA"<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TStTfpvNA-I/AAAAAAAAAqM/bSFhSh1CY4Y/s1600/ArticoloLaSicilia_2.jpg"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 299px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/TStTfpvNA-I/AAAAAAAAAqM/bSFhSh1CY4Y/s400/ArticoloLaSicilia_2.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5560629968163898338" /></a><br /><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 8.5px Helvetica; color:#231f20;"><span style="font: 83.5px Helvetica; color:#ec781f;"></span></p><span><span><blockquote></blockquote><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 8.5px Helvetica; color:#231f20;"><span style="font: 83.5px Helvetica; color:#ec781f;"></span></p><span><span></span></span></span></span><span><span></span></span><span><span><blockquote></blockquote><blockquote></blockquote><div><span><span><br /></span></span></div><div><span><span><br /></span></span></div>Un viaggio in assoluta libertà, dicendo addio a orari, alberghi, ristoranti, comodità; un viaggio into the wild, selvaggio, scandito da ritmi personalissimi, dettati dal luogo dove ci si trova. E’ questa l’esperienza di chi sceglie di viaggiare in bici, proiettandosi in una dimensione fatta di essenziale. Una filosofia di turismo astrusa per chi la vacanza la considera relax assoluto. «Una bici con quattro borse portapacchi, un diario di bordo di massima, con un itinerario approssimativo che muta strada facendo. Sei come una lumaca, hai la tua casa dietro, hai con te tutto quello che ti serve, senza che occorra altro. Non hai orari. Non hai fretta. Hai una tenda che può diventare in ogni momento il tuo rifugio; un fornellino e il cibo per mangiare quando ti viene fame e tutta la libertà di scoprire quello che ti circonda, recuperando un rapporto vero con la natura». Parole di Fabio Consoli, Marco Tomasello e Francesco Ciancitto, catanesi che pedalano alla scoperta del mondo. «Viaggio da quando avevo 23 anni - racconta Fabio - inizialmente ho girato per le capitali europee, poi mi sono avventurato verso mete più lontane e ambiziose, tra cui Patagonia, Cambogia, Thailandia, Alaska, Uganda e Marocco. Ho percorso almeno 10 mila chilometri in bici, ma ogni nuovo viaggio è come partire per la prima volta. Provo una sensazione di serenità infinita. Ogni antro può diventare un nuovo ricovero per la notte e questo ti rende autonomo ». «Il viaggiatore ciclista - continua - è visto sempre con un misto di affetto e tenerezza. In ogni posto dove sono stato, ho sempre incontrato persone ospitali che ti aprono le loro case, ti offrono cibo, ti fanno regali». «Quest’anno con Francesco e Gianfranco Lombardi, ho affrontato il mio primo viaggio avventura in bici in Islanda - spiega Marco Tomasello - abbiamo percorso 900 km in 11 giorni. Abbiamo incontrato molti altri cicloviaggiatori; sono incontri molto intensi perchè si condivide la stessa avventura. L’intento era quello di visitare questa terra di vulcani, ma alla fine è stato molto di più». Per Fabio Consoli il viaggio in bici ha assunto una dimensione ulteriore: «Ho cercato di rendere utile questa mia passione per le due ruote - che spesso condivido assieme a Fabio Faranda - dando unqualche sostegno a comunità svantaggiate. È nato così il progetto Cycling for children. Collegandosi al mio blog, www.fabioconsoli. blogspot.com, è possibile seguire i viaggi e comprare chilometri, donando quello che si vuole. Non tocchiamo neanche un centesimo delle somme donate - rassicura - i soldi raccolti vanno direttamente agli enti certificati che operano con la massima trasparenza e professionalità e vengono destinati, per intero, per finanziare progetti ben definiti. Abbiamo raggiunto piccoli traguardi, ma per me significativi - spiega - tra cui una donazione per un orfanotrofio in Uganda con cui sono stati acquistati letti per gli orfani di genitori morti di Aids. Aderendo al progetto Una canoa per la vita, inoltre, abbiamo contribuito a comprare canoe per inviare i medici nei villaggi dell’Amazzonia. La prossima meta sarà un viaggio in Africa, sempre collegato al progetto di raccolta fondi Cycling for children. Tra qualche giorno, inoltre, uscirà un racconto sul mio viaggio in Alaska e tutto il ricavato sarà devoluto a un’associazione umanitaria seria e certificata. Non siamo benefattori: uniamo solo la nostra passione per la bici al tentativo di fare qualcosa di concreto nel nostro piccolo». E come racconta il protagonista del film “Into the wild”, «Vivere soltanto vivere, in quel momento in quel luogo. Senza mappe, senza orologio senza niente. Montagne innevate, fiumi, cieli stellati. Solo io e la natura selvaggia. Niente telefono, niente piscina. Libertà estrema, un viaggiatore che ha per casa la strada; per perdersi nella natura».</span></span><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 8.5px Helvetica; color: #231f20"></p><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 8.5px Helvetica; color: #231f20"></p><p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 8.5px Helvetica; color: #231f20"></p>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-28632766682404565812009-01-01T02:25:00.000-08:002009-05-26T03:04:38.693-07:00UGANDA, L'INSANA IDEA DEL SAFARI IN BICICLETTA<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Shu9jR3ecvI/AAAAAAAAAEI/xIr5pDxLSgM/s1600-h/F%26F+with+lions.jpg"><img style="cursor: pointer; width: 400px; height: 342px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Shu9jR3ecvI/AAAAAAAAAEI/xIr5pDxLSgM/s400/F%26F+with+lions.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5340070196967011058" border="0" /></a><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0); font-weight: bold;font-size:100%;" ><span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(204, 102, 0);">Arrivo in Africa </span></span></span></span></span><a href="http://www.flickr.com/photos/34886799@N04/sets/72157613198183707/show/"><span style="font-style: italic;">(Galleria fotografica)</span></a><div>All'aeroporto di Entebbe, in Uganda, trovo ad aspettarmi un cielo piene di stelle, troppe stelle, non pensavo che un cielo potesse contenere tutte queste stelle.<br /></div><div><span><span>E il profu</span></span><span><span>mo, profu</span></span><span><span>mo di africa, che sa di natura selvaggia, di banano, di una terra riscaldata dal sole e dal calore della gente.<br />Un popolo che soporta il peso della poverta' con dignita', tutto e vecchio e decadente, ma pulito e ordinato, la gente porta abiti logori ma sempre in ordine e quando si avvicina per salutarmi profuma di incenso e di buono.<br /><br />Arrivo in ostello, scarico i bagagli che consistono in una bicicletta chiusa in un cartone e in una borsa. Basta. Con questo dovro sopravivere per un mese.<br />Sfatto dal viaggio, faccio una doccia, uno scaraffaggino, di quelli carini, mi guarda stupito. la stanza e spartana, ma pulita, i letti sono coperti da bianche zanzariere. Ad una parete un arazzo che rappresenta l'ultima cena, tutti i commensali sono neri, Gesu' e nero e si cena a base di mango e banane. non ce traccia ne del pane ne del vino.<br /><br />Esco nel cortile, voglio bere una birra. Mi siedo in un tavolino circondato da alberi di banano, bevo una birra fredda, poi ne bevo un altra poi un altra ancora. Insomma sono piuttosto brillo.<br /><br />Tutto questo e accaduto ieri. Oggi ho montato la bici ed ho fatto un giro per comprare le ultima cose mancanti. E nato un grosso problema, non si trova il gas per il fornello. Sono cazzi amari. e crudi. Non so come fare, ho del riso, pasta caffe e sale, ma senza il fornello me li posso. Capito.<br />Spero domani di invetarmi qualcosa, per oggi sto bene, domani si vedra'.<br /><br />UN PO DI MESSAGGI DI SERVIZIO<br /><br />Scrivo senza accenti perche la tastiera inglese giustanmente non ha lettere accentate.<br /><br />Se volete conattarmi, lasciatemi un mess su fb, il telefono per adesso non funziona.<br /><br />p.s. per vittorio impossibile inviare le foto. Ne a bassa risoluzione ne mms. il computer che sto usando e a manovella.<br /><br />Danilo ricordati di non distruggermi la casa.<br /><br />A presto,<br />Fabio</span></span><div><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;font-family:'lucida grande';font-size:11;" ><span><span></span></span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;font-family:'lucida grande';font-size:11;" ><br /></span></div><span style="color: rgb(192, 192, 192);">_________</span><br /><br /><div><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;font-family:'lucida grande';font-size:11;" ></span></div><span><span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 51);"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 0);">Uganda II</span></span></span><br />Appena lasciata la citta la situazione e cambiata completamente. drasticamente direi.<br />Secondo giorno di pedalata, percorsi quasi 200km tra i villaggi della foresta del centro Uganda.<br />L'africa e un posto duro, la poverta e diffile da digerire. Forse e per questo che loro stanno a stomaco vuoto.<br />La gente vive nelle capanne fatte di fango e probabilmente anche merda di vacca, i bambini nudi o con degli stracci addosso, molti senza scarpe o con dei carichi da trasportare troppo grandi per le loro dimensioni.<br />Le donne in cerca di marito stanno straiate davanti al cortile,I maialini e le capre sembra facciano parte della famiglia.<br />Quando passo con la bici carica di borse le mamme prendono i bambini piu piccoli, mi indicano e dicon Muzungu ! Muzungu!!(uomo bianco)<br /><br />Per i bambini e una festa e le reazioni sono di diverso tipo<br />1 il bambino sorride, mostra tutti i denti bianchi e anche buona parte delle gengive e grida Muzungu!<br />2 il bambino sgrana gli occhi e spalanca la bocca stupito come se avesse visto uscire una scimmia dal culo di un elefante e sussurra Muzungu..<br />3 il bambino saltella come una scimmietta, se a portata di mano si appende ad un ramo e grida a squarcia gola Muzungu!!<br />4 il bambino dice bye muzungu e mostra la mano aperta, chiedendo soldi o caramelle<br /><br />Si deduce che la parola Muzungu e una costante, anzi a dirla tutta me la sogno anche la notte.<br /><br />Quando mi fermo mi assaltano, tutti curiosi manco se fossi un astronauta, quando esco da mangiare per fare uno spuntino spesso finsce che lo do ai bambini.<br /><br />Sono stati scritti milioni di libri sull'africa, ma anche avendoli letti tutti una volta arrivato non servono a niente, la storia e tutta da riscrivere.<br />Il posto che sto attraversando e remoto e la differenza tra i villaggi e le grandi citta e enorme. questo per dire che l'africa non e un paese di selvaggia, ma una terra che ha sfornato anche<br />Fabio</span></span><div><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;font-family:'lucida grande';font-size:11;" ><br /></span><span style="color: rgb(192, 192, 192);">_________</span><br /></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Shu9t3bfkaI/AAAAAAAAAEQ/eE0NBiBmJq8/s1600-h/Fabio+legge+sull%27equatore.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 320px; height: 238px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Shu9t3bfkaI/AAAAAAAAAEQ/eE0NBiBmJq8/s320/Fabio+legge+sull%27equatore.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5340070378848883106" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 102, 0);"><span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(204, 102, 0);">Uganda III</span></span></span></span></span></div><div><span><span>Sulla linea dell'equatore. Caldo impressionante. Sudore e fatica. Stanotte dormiro' nella savana. Domani safari in bici. Buon Natale A tutti</span></span></div><div><br /></div><div><span style="color: rgb(192, 192, 192);">_________</span></div><div><br /></div><div><span style="color: rgb(255, 102, 0);"><span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(204, 102, 0);">Uganda IV</span></span></span></span></span><br />40' C all'ombra. Meno male che io sto al sole. (thx lisa)<br />Scarico sul blog un paio di polaroid, fatte male, istintive, immagini rubate in corsa.<br /><br />Una testa spunta da un cespuglio, occhi grandi, sorriso stupito<br /><br />Una donna nasconde il bambino sotto la gonna, mi guarda con aria diffidente, una gonna a fiori, in mano un macete, fumo dalla brace.<br /><br />Orfanotrofio, i bambini fanno una danza come segno di ringraziamento, non hanno molto, la musica e l'unica cosa che posseggono, saltellano in cerchio, tutti mano nella mano, al centro una bimba piccolissima, 4 anni, i dread colorati, mentre canta tiene gli occhi fissi nei miei, é a mezzaria, la blocco un attimo prima che tocchi il suolo.<br /><br />Un lago, due ippopotami, uno poggia delicatamente il mento sul culo dell'altro, un gesto troppo aggraziato per delle bestie di quella mole, l'altro si gira com per dire, "dobbiamo stare vicin vicin", gli spruzzi sospesi nell'aria.<br /><br />Gazzelle sul sentiero, al mio passaggio saltano via.<br /><br />Una stanza. Un cubo di cemento, un letto, una zanzariera bucata. La bici poggiata sul muro ,i vestiti usati appesi al manubrio ad asciugare. Da una porta, senza porta, si intravede quello che potrebbe essere il bagno. Nella aria la tristezza di quel luogo diventa solida come la nebbia.<br /><br />Accampamento nella savana. Un fuoco e miliardi di moscerini, alla luce della lampada diventano scie luminose. Una sinfonia di insetti, rane e animali. Una luce dall'interno illumina la tenda, un cielo nero nero e tante, tantissime stelle.<br /><br />Memoria piena, devo cambiare la scheda.<br />Fabio<span class="Apple-style-span" style="color: rgb(204, 102, 0);"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;"><br /></span></span></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Shu-oM7mclI/AAAAAAAAAEY/uPOGIjmZbAo/s1600-h/tramonto+MburoLR.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 320px; height: 229px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/Shu-oM7mclI/AAAAAAAAAEY/uPOGIjmZbAo/s320/tramonto+MburoLR.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5340071381053108818" border="0" /></a><br /><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(204, 102, 0);"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;"><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0);">Uganda, IV ancora non ci credo</span><br /></span></span></span>Fatto.<br />1050km saltellando da un lato all'altro dell'equatore, la pelle di cartone, bruciata dal sole africano, un sole grande, enorme. Terra rossa della savana dovunque, per giorni e giorni, entra in qualunque fessura, ne ho mangiata a chili. Ne ho mangiata cosi tanta che ormai caco con una graziosa tonalita amaranto. Gli occhi rossi,la testa leggera. L'insana e stupenda idea di fare il safari in bici, ho rischiato la pelle piu volte, ed ogni volta il sorriso di chi sa di averla scampata. Un cambio di mutande e via. Lo rifarei? non lo so, per adesso l'ho fatto e mi basta.<br />Un viaggio fisicamente duro per le salite e per il caldo, pesante per tutta la poverta e la soferenza che ho visto. lo rifarei? non lo so. Completamente fuori da ogni rotta turistica, piccoli villaggi dove il tempo si e fermato, se mai fosse iniziato. Un tempo lungo quando hai lo stomaco vuoto, quando mangi la canna per ammazzare la sensazione di fame. Quando a furia di mangiare banane cachi con la buccia.<br />La notte faccio fatica ad addormentarmi, quando chiudo gli occhi mi passano davanti tutte le facce smagrite. Una vecchia che sorride con un dente solo, un bambino che si inginocchia e chiede l'elemosina, un uomo senza una gamba che saltella tristemente.<br /><br />E la foresta. Mi sveglio ed ho una famiglia di babbuini che gironzola attorno alla tenda.Il manubrio della bici che si impiglia nelle liane. Gli ippopotami che al tramonto si incazzano perche vorrebbero uscire a pascolare, ma ho piantato la tenda proprio in mezzo alle balle.<br /><br />I profumi, mai potro scordarli. Quegli odori che fino ad adesso avevo sentito solo nei bagnoschiuma. Bouche tropicale, felce selvaggia, magnolia energizzante, eucalipto tonificante.<br />Quello degli odori e un viaggio nel viaggio.<br /><br />Ho visto il terzo mondo, ora mi mancano gli altri due.<br /><br />Grazie a tutti quelli che hanno seguito quest'avventura<br />Fabio - Mzungu<span class="Apple-style-span" style="color: rgb(204, 102, 0);"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;"><br /><span style="color: rgb(153, 153, 153);"></span><br /><br /></span></span></span></div><div><div><span class="Apple-style-span" style="line-height: 14px;font-family:'lucida grande';font-size:11;" ><br /></span></div></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-40142990342297063312008-10-13T00:57:00.000-07:002011-10-13T01:20:37.774-07:00La Sicilia Viaggi - 9 Ottobre 2011<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://dl.dropbox.com/u/28973390/pag%2067_viaggi%20da%20leggere_IN_07.pdf" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-rjyIC_Gh4co/Tpadzfg3uUI/AAAAAAAAA9U/LiOR8c50z9U/s320/immagine+per+blog+articolo+Siclia+viaggi.jpg" width="231" /></span></a></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><span style="font: normal normal normal 46px/normal Helvetica;">“</span><span style="font: normal normal normal 55.5px/normal Helvetica;">C</span><i>redetemi, niente di eccezionale. Un viaggio che chiunque potrebbe fare, basta solo volerlo intensamente”.</i> Così, nella prefazione al suo libro <i>Pedalando in Alaska</i></span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><i>mi sono perso i pensieri </i>(Cartongraf), Fabio Consoli definisce il suo viaggio del 2008 in Alaska. Ma 1340 chilometri in bicicletta attraverso la “terra estrema” non sono “niente di eccezionale”. Sono un’avventura straordinaria, piena di difficoltà, imprevisti, sacrifici, ma anche sorprese, emozioni e incontri che cambiano la vita. </span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;">Un’avventura durata un mese, trascorso a pedalare in solitudine attraverso un territorio difficile ma dal fascino unico, capace di portare alla luce riflessioni, idee e valutazioni. Una meditazione in movimento raccontata dal graphic designer di Aci Castello attraverso un linguaggio semplice, non immune da errori, ma profondamente autentico e coinvolgente. Il risultato è una trascrizione spontanea di pensieri, una sorta di <i>stream of consciousness </i>dallo stile immediato e diretto, arricchita dalle suggestive illustrazioni dell’autore.</span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><br />
</span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;">In questo diario illustrato Fabio Consoli si confessa: racconta della gente e del paesaggio alaskani, di esperienze che molti definirebbero “estreme”, come accamparsi e dormire in tenda avvolto da un sacco a pelo, bere l’acqua dei ruscelli e lavarsi nei fiumi gelati, ma anche dell’emozione di trovarsi a così stretto contatto con la natura selvaggia e della gioia di poter abbracciare gli alberi e parlare con gli animali.</span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;">A differenza della maggior parte dei viaggiatori, lo scrittore catanese non ha nessuna fretta di arrivare, il suo unico obiettivo è scoprire, conoscere, vivere il percorso che sta compiendo sulla sua bici, certo che tutti quei chilometri lo arricchiranno come persona e come viaggiatore.</span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><br />
</span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;">Amante della natura e, soprattutto, del ciclismo, Fabio Consoli ha pedalato, dal 2003 al 2010, in Francia, Olanda, Belgio, Irlanda, Alaska, New York, New Jersey, California, Patagonia, Uganda, Marocco, Cambogia, Thailandia e Vietnam, Madagascar e ha dettagliatamente descritto i suoi “pellegrinaggi ciclistici” nel suo blog: <i>www.fabioconsoli.blogspot.com</i>. </span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; min-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><br />
</span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;">Proprio su questa pagina, ricca di commenti e di splendide foto, nel 2008 Fabio Consoli ha avviato il progetto “Cycling for Children” con l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare progetti a favore dei bambini dei paesi in via di sviluppo. Anche <i>Pedalando in Alaska </i>fa parte del progetto: il libro, infatti, viene venduto a fronte di una donazione minima di 10 euro che verrà destinata al progetto di prevenzione e cura dell’Aids pediatrico gestito dalla Ong Ciai presso l’Ospedale San Camillo di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Per informazioni:</span></div><div style="font: normal normal normal 16.5px/normal Helvetica; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-size: small;"><i>www.fabioconsoli.blogspot.com </i>e <i>www.ciai.it</i>.</span></div>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-12403294917685669062008-07-22T03:08:00.000-07:002012-06-18T00:35:10.413-07:00ALASKA IN BICICLETTA<a href="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/ShvBjW9An7I/AAAAAAAAAEo/HcWq86ZkIME/s1600-h/Alsk+Denali+hwy+6_LR.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5340074596378910642" src="http://3.bp.blogspot.com/_aUz7jYYg7G4/ShvBjW9An7I/AAAAAAAAAEo/HcWq86ZkIME/s400/Alsk+Denali+hwy+6_LR.jpg" style="cursor: pointer; height: 207px; width: 400px;" /></a><br />
<span style="font-weight: bold;"></span><span style="font-weight: bold;">Pedalando in Alaska mi sono perso i pensieri. </span><a href="http://www.flickr.com/photos/34886799@N04/sets/72157618681666643/show/" style="font-style: italic;">(Galleria fotografica</a>)<br />
Questo diario parla del viaggio in bici in Alaska fatto a luglio del 2008. 1340 km in 14 tappe attraverso il Denali Park, costeggiando l’Alaska Mountain Range, arramazzandomi nella Tundra. Ho dormito in tenda e sacco a pelo, ho bevuto l’acqua dei ruscelli, mi sono lavato, poco, nei fiumi (gelati). Da pazzi.<br />
<br />
Scrivo questo diario in prima persona, primo perché sono la prima persona a scriverci sopra e secondo perché nonostante abbia condiviso questa bella esperienza con un mio grande amico, mi limiterò a parlare delle mie emozioni, descrivendo i fatti così come sono andati, anche se il più delle volte distorti dal mio cervello disidratato e in continua carenza di ossigeno.<br />
Abbiamo deciso di fare tutti i chilometri da soli, ore ed ore a pedalare nel silenzio assoluto, nella solitudine. Penso che sia l’unico modo per entrare in contatto diretto con questa natura selvaggia. Anche l’unico modo per poter parlare con gli alberi senza essere preso per il culo.<br />
Mi scuso per le parolaccie usate, tieni conto che le ho solo pensate e non dette. Piccola attenuante. Lo so, scrivo con la delicatezza di un ippopotamo sovrappeso, ma quello che segue é solo il flusso disorganizzato dei miei pensieri.<br />
Pochi ma confusi.<br />
Non ho la presunzione di spacciarmi scrittore, sono solo un viaggiatore che racconta le proprie emozioni. Massacratemi con delicatezza.<br />
<br />
Come tutte le avventure speravo in un lieto fine. Mi sono detto: “magari piantando un picchetto trovo una vena d’oro”. Invece no. Se qualcosa può andare storto, sicuro com’è vero che il sole sorge domani, che andrà stortissimo. Gli orsi sono in agguato, i medici alaskani stanno già affilando i bisturi.<br />
<br />
I miei più grandi complimenti a Romeo che si è dimostrato più tenace del Super Attack.<br />
Sei stato grande.<br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">15/07/08 Seattle > Fairbanks</span><br />
Sono a Seattle, dopo 24 ore di viaggio comincio a perdere i primi colpi. Ho gia dimenticato 3 volte il telefono ai controlli, il pile, l’accendino. Anche se non fumo. Mi sento ubriaco. Ancora l’ultimo volo e sono arrivato. Appena poggio il culo sulla poltrona svengo. Mi sveglio con un odore acre che quasi mi rompe il setto nasale. Ne cerco la provenienza. Dopo aver sospettato anche di me stesso scopro che a sfiatare è una biondona tutta tirata, due tette gonfiate a pressione. Di sicuro non sono quelle a perdere aria.<br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">15/07/08 Fairbanks</span><br />
Arrivo a Fairbanks alle 1.30 am, un tassinaro tutto gasato mi carica su un pick up, la musica funky a palla e via da Billie Backpackers. Vista la luce non mi rendo conto che sono le due del mattino passate, tutto elettrico faccio un casino bestiale, esce il tipo dell’ostello che si incazza come una iena e mi dice di fare piano altrimenti mi fa dormire sul prato. Lascio tutto sparso per il garage e mi butto nel letto, che mi rimbalza come un tappeto elastico. Le molle hanno la stessa tensione delle sospensioni di un tir. Sono al secondo piano di un letto a castello. Un secondo piano bello alto, tipo quello delle case antiche coi tetti alti. Per non cadere giù mi attacco alla sbarre sopra la mia testa. Dalla finestra senza tende un fascio di luce entra e mi spacca la testa in due. Prendere sonno non è facile. Sono le sei del mattino.<br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">16/07/08 Fairbanks</span><br />
La mattinata trascorre cercando di ricomporre la bici. Ho smontato tutto tipo puzzle clementoni 6000 pezzi. Quando smontavo sembrava divertente, mi ripetevo che cosi c’erano meno probabilità che arrivasse scassata, ma adesso pur di non rimontarla la venderei a pezzi al mercatino delle pulci. Nel pomeriggio vado al centro a fare gli ultimi acquisti prima della partenza. Fairbanks è una città nata nel secolo scorso per accogliere i cercatori d’oro venuti a fare fortuna, si vede dalla semplicità della struttura e dall’abbondanza di puttane.<br />
Però, tutto pulito, niente vetri rotti ai bordi della strada, i fiori sembrano colorati con l’uniposca. Niente smog, poche auto. Così non vale. Mi trattengo una scorreggia fino al primo bagno, per non inquinare.<br />
Al rientro passo per le strade interne, una casa di lamiera attira la mia attenzione. Fuori ci puoi trovare di tutto: corna di cervo, carrozzine anni ‘80, annaffiatoi a forma di girasole. Mentre faccio qualche foto esce un tipo con dei baffi modello manubrio Harley Davidson. Magro come un’aringa, sembra un pò alterato, come se stessi facendo le foto per progettare un attentato tipo torri gemelle. Gli spiego che la sua casa mi piace, che sono italiano e che voglio girare l’Alaska in bici. Il fatto che sono italiano lo fa impazzire, chiama sua moglie che esce correndo, mi abbraccia uso Carramba che Sorpresa e mi spiega che ha un parente di sessantesimo grado che per caso forse era italiano. Quindi lei é quasi italiana. È una tipa strana, ma nonostante il fatto che gli occhi, il naso e la bocca sembrano buttati sulla faccia alla rinfusa mi sta simpatica. Mi offre un caffè e mi regala un dito di grizzly con tutta l’unghia. Mi fa un po’ schifo, ma faccio finta che mi piace molto. Dice che è un potente portafortuna, io dico che non ci credo molto..,lei dice: “tranquillo, funziona con tutti”. Secondo me con il grizzly non ha funzionato. Non è che abbia avuto tutto sto culo.<br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">17/07/08 Fairbanks > Nenana 95km</span><br />
Ci siamo, si parte. Sono più gasato di una bottiglia di coca-cola da tre litri. A darmi il via una bella pioggerellina ed un vento che pur di starmi contro fa le capriole. La strada è ben asfaltata. Un bel sali e scendi che neanche sulle montagne russe. Doveva essere una tappa di riscaldamento. Si è rivelata una pedalata di congelamento. Sarà che ancora ho il termostato del culo regolato alle latitudini siciliane, ma ho sentito freddo. A Fairbanks la temperatura era attorno ai 25°C, subito ho pensato che sono cazzate che in Alaska fa freddo. Tutte storie che si inventano quelli della “the north face” per pubblicizzare pile e berretti di lana.<br />
Ora fuori città e il vento mi prende a sberle. Ci saranno stati 8°C portati male.<br />
Arrivo a Nenana, piccolo centro aggrappato alle rive di un fiume, ci sono barconi e gru dappertutto, trasporteranno un sacco di cose, ma non riesco ad immaginare cosa. Ghiaccio tritato per fare i Mojto? Carote per i pupazzi di neve?<br />
Dopo aver montato il campo in un campeggio di cui sono l’unico ospite, vado alla ricerca di qualcosa da mangiare, so per certo che più avanti sarà difficile trovare bar o ristoranti, così ne approfitto per calarmi qualunque cosa mi capiti a tiro.<br />
Mi sposto nell’unico bar aperto per bere una birra, il posto è popolato da personaggi inquietanti. Secondo me tutta gente che se vai sul sito dell’FBI ci trovi la foto nella pagina dei ricercati. Si avvicina un vecchio con una pancia grossa come una mucca annegata, mi offre da bere. È di quelli fissati con la guerra e col fascismo. Mi spiega come uccidere un vietnamita con la baionetta. Sa tutte le mosse. Mi mostra come atterrare un polacco con la lotta corpo a corpo. Come legare un ebreo. Non so come fare per scollarmelo di dosso. Dico di non capire l’inglese. Mi parla più forte. Dico di essere sordo. E muto. Non sempre, a volte. Lui dice che prima ho parlato. Gli spiego che divento muto quando qualcuno mi scassa la minchia. Una malattia rara. Mi sembra perplesso, ma forse ha funzionato.<br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">18/07/08 Nenana > Healy 100km tondi tondi</span><br />
Seconda tappa tutta asfaltata, si parte con la pioggia, di quelle sottili che ti entrano dovunque, nei vestiti, nelle ossa. Man mano che faccio chilometri i boschi si fanno più vicini, già nell’aria c’è l’odore di terra bagnata. I primi 30 km sono tutti in pianura. La gamba è bella fresca e me la prendo con comodo. Verso mezzogiorno la fame mi prende a mazzate, vedo un Lodge, metto la freccia e accosto. I Lodge in Alaska sono dei posti dove puoi trovare di tutto. Da mangiare, da dormire e se hai culo anche da trombare. Spesso spuntano all’improvviso dietro una collina, o te le ritrovi davanti appena giri una curva.<br />
Smonto dalla bici e suono il campanello. Una, due, tre volte. Niente. Dopo un pò una voce dice: “Arrivo”, mi apre una donna con l’asciugamano legata al petto, molto sexi, appena uscita dalla doccia, mi guarda come se avesse visto un PowerRanger, tutta stizzita dice che il ristorante apre dopo le tredici e per adesso non si mangia, anzi é chiuso. Smammare. Mentre sono ancora davanti alla porta, indeciso se darle una testata, alle mie spalle arriva un’auto e scende un fusto in maniche corte, lei si fa tutta carina, si ravviva i capelli con un colpo di mano ed invita Tom ad entrare. Di certo non andavano in cucina. E bravo Tom. E riparto.<br />
Un dolce sali e scendi mi porta ad Healy. Voglio approfittare delle ultime comodità visto che da domani un letto caldo sarà difficile da trovare, così mi cerco un Lodge dove passare la notte. Trovo un bel B&B. In realtà è un posto di lusso, ma mi fa un prezzo speciale, dice per simpatia, secondo me perché gli faccio pena. I padroni di casa mi presentano a tutti gli ospiti, questo ragazzo viene dall’Italia e sta girando l’Alaska in bicicletta. Tutti sorpresi. I ricconi mettono fanno facce stupìte invece delle solite stupide facce. Dopo cena prendo un tè e guardo fuori dalla parete a vetri. Un alce passeggia tranquilla per il prato davanti casa. L’altro giorno, dicono di aver visto un Grizzly poco più in là. Tengono i cani dentro e raccomandano a tutti di non andare in giro. Non ci credo molto, probabilmente lo dicono solo per entusiasmare i turisti. Tutte balle. Comunque, piuttosto che andare a sistemare la bici in giardino decido di farlo domani in garage. Ma solo perché sono stanco…<br />
<br />
<blockquote style="font-style: italic;">
Con una donazione al Centro Italiano Aiuti Infanzia riceverai il libro "Pedalando in Alaska mi sono perso i pensieri". <a href="http://fabioconsoli.blogspot.it/2011/01/pedando-in-alaska-mi-sono-perso-i.html">Clicca qui per leggere tutte le info</a></blockquote>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2464135005566071537.post-62954692023924419012008-03-04T07:01:00.000-08:002011-03-04T07:03:29.784-08:00PAGINA BONUS<p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">fiume. La ragazza al banco si chiama Amber, carina, viene dal</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">South Carolina, ha le guance rosse ed un sorriso raggiante. È la</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">ragazza più carina che ho visto da quando sono partito. E anche</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">l’unica. Anche lei, abituata ai cacciatori e ai pochi pescatori di</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">salmone che si fermano da queste parti, dovrebbe vedermi tipo</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">un incrocio tra Brad Pitt e George Cloney.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Nel pomeriggio mi butto a peso morto sul prato. Il cielo</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">adesso è limpido, vorrei continuare a pedalare e percorrere un</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">altro po’ di strada, ma il sole mi sta bloccando a terra, impossibile</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">alzarsi. E poi, con questo tempo qui, in Alaska oggi fanno</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">festa nazionale. Resto qui. Hanno di sicuro delle stanze. Vabbè</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">me lo posso dire, l’ho saputo appena ho visto il cartello che sarei</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">rimasto qui. No, non è per Amber. Vero.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Certo che lei sarà passata dal prato almeno 30 volte. Sta portando</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">la biancheria in lavatrice un calzino alla volta.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Vorrei una birra, mi dicono che al ristorante non è possibile</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">averla e di chiedere a Josh che in questo momento è impegnato</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">a fare ripartire il trattore.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Cappello da baseball, una camicia a quadri con dei bottoni</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">che stanno per scoppiare. Ha una pancia cosi rotonda che sembra</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">abbia ingoiato un pallone da basket.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Vorrei bere una birra, potresti aprire il bar?</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Ora non posso devo far partire sto coso.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Ah. Quindi?</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Passa tra un po’, può essere che ho finito.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Torno dopo venti minuti.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Ciao, allora sta birra?</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Non ho ancora finito.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Chiedo a qualcun’altro?</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">No, solo io posso aprire il bar. Ci vuole la licenza per farlo.</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Capisco, è questione di licenza. Senti io ti aspetto davanti</span></p> <p style="margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 9.5px Georgia"><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">alla porta.</span></p>Fabio Consolihttp://www.blogger.com/profile/17091024053801784958noreply@blogger.com0