giovedì 1 gennaio 2009

UGANDA, L'INSANA IDEA DEL SAFARI IN BICICLETTA


Arrivo in Africa (Galleria fotografica)
All'aeroporto di Entebbe, in Uganda, trovo ad aspettarmi un cielo piene di stelle, troppe stelle, non pensavo che un cielo potesse contenere tutte queste stelle.
E il profumo, profumo di africa, che sa di natura selvaggia, di banano, di una terra riscaldata dal sole e dal calore della gente.
Un popolo che soporta il peso della poverta' con dignita', tutto e vecchio e decadente, ma pulito e ordinato, la gente porta abiti logori ma sempre in ordine e quando si avvicina per salutarmi profuma di incenso e di buono.

Arrivo in ostello, scarico i bagagli che consistono in una bicicletta chiusa in un cartone e in una borsa. Basta. Con questo dovro sopravivere per un mese.
Sfatto dal viaggio, faccio una doccia, uno scaraffaggino, di quelli carini, mi guarda stupito. la stanza e spartana, ma pulita, i letti sono coperti da bianche zanzariere. Ad una parete un arazzo che rappresenta l'ultima cena, tutti i commensali sono neri, Gesu' e nero e si cena a base di mango e banane. non ce traccia ne del pane ne del vino.

Esco nel cortile, voglio bere una birra. Mi siedo in un tavolino circondato da alberi di banano, bevo una birra fredda, poi ne bevo un altra poi un altra ancora. Insomma sono piuttosto brillo.

Tutto questo e accaduto ieri. Oggi ho montato la bici ed ho fatto un giro per comprare le ultima cose mancanti. E nato un grosso problema, non si trova il gas per il fornello. Sono cazzi amari. e crudi. Non so come fare, ho del riso, pasta caffe e sale, ma senza il fornello me li posso. Capito.
Spero domani di invetarmi qualcosa, per oggi sto bene, domani si vedra'.

UN PO DI MESSAGGI DI SERVIZIO

Scrivo senza accenti perche la tastiera inglese giustanmente non ha lettere accentate.

Se volete conattarmi, lasciatemi un mess su fb, il telefono per adesso non funziona.

p.s. per vittorio impossibile inviare le foto. Ne a bassa risoluzione ne mms. il computer che sto usando e a manovella.

Danilo ricordati di non distruggermi la casa.

A presto,
Fabio

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Uganda II
Appena lasciata la citta la situazione e cambiata completamente. drasticamente direi.
Secondo giorno di pedalata, percorsi quasi 200km tra i villaggi della foresta del centro Uganda.
L'africa e un posto duro, la poverta e diffile da digerire. Forse e per questo che loro stanno a stomaco vuoto.
La gente vive nelle capanne fatte di fango e probabilmente anche merda di vacca, i bambini nudi o con degli stracci addosso, molti senza scarpe o con dei carichi da trasportare troppo grandi per le loro dimensioni.
Le donne in cerca di marito stanno straiate davanti al cortile,I maialini e le capre sembra facciano parte della famiglia.
Quando passo con la bici carica di borse le mamme prendono i bambini piu piccoli, mi indicano e dicon Muzungu ! Muzungu!!(uomo bianco)

Per i bambini e una festa e le reazioni sono di diverso tipo
1 il bambino sorride, mostra tutti i denti bianchi e anche buona parte delle gengive e grida Muzungu!
2 il bambino sgrana gli occhi e spalanca la bocca stupito come se avesse visto uscire una scimmia dal culo di un elefante e sussurra Muzungu..
3 il bambino saltella come una scimmietta, se a portata di mano si appende ad un ramo e grida a squarcia gola Muzungu!!
4 il bambino dice bye muzungu e mostra la mano aperta, chiedendo soldi o caramelle

Si deduce che la parola Muzungu e una costante, anzi a dirla tutta me la sogno anche la notte.

Quando mi fermo mi assaltano, tutti curiosi manco se fossi un astronauta, quando esco da mangiare per fare uno spuntino spesso finsce che lo do ai bambini.

Sono stati scritti milioni di libri sull'africa, ma anche avendoli letti tutti una volta arrivato non servono a niente, la storia e tutta da riscrivere.
Il posto che sto attraversando e remoto e la differenza tra i villaggi e le grandi citta e enorme. questo per dire che l'africa non e un paese di selvaggia, ma una terra che ha sfornato anche
Fabio

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Uganda III
Sulla linea dell'equatore. Caldo impressionante. Sudore e fatica. Stanotte dormiro' nella savana. Domani safari in bici. Buon Natale A tutti

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Uganda IV
40' C all'ombra. Meno male che io sto al sole. (thx lisa)
Scarico sul blog un paio di polaroid, fatte male, istintive, immagini rubate in corsa.

Una testa spunta da un cespuglio, occhi grandi, sorriso stupito

Una donna nasconde il bambino sotto la gonna, mi guarda con aria diffidente, una gonna a fiori, in mano un macete, fumo dalla brace.

Orfanotrofio, i bambini fanno una danza come segno di ringraziamento, non hanno molto, la musica e l'unica cosa che posseggono, saltellano in cerchio, tutti mano nella mano, al centro una bimba piccolissima, 4 anni, i dread colorati, mentre canta tiene gli occhi fissi nei miei, é a mezzaria, la blocco un attimo prima che tocchi il suolo.

Un lago, due ippopotami, uno poggia delicatamente il mento sul culo dell'altro, un gesto troppo aggraziato per delle bestie di quella mole, l'altro si gira com per dire, "dobbiamo stare vicin vicin", gli spruzzi sospesi nell'aria.

Gazzelle sul sentiero, al mio passaggio saltano via.

Una stanza. Un cubo di cemento, un letto, una zanzariera bucata. La bici poggiata sul muro ,i vestiti usati appesi al manubrio ad asciugare. Da una porta, senza porta, si intravede quello che potrebbe essere il bagno. Nella aria la tristezza di quel luogo diventa solida come la nebbia.

Accampamento nella savana. Un fuoco e miliardi di moscerini, alla luce della lampada diventano scie luminose. Una sinfonia di insetti, rane e animali. Una luce dall'interno illumina la tenda, un cielo nero nero e tante, tantissime stelle.

Memoria piena, devo cambiare la scheda.
Fabio


Uganda, IV ancora non ci credo
Fatto.
1050km saltellando da un lato all'altro dell'equatore, la pelle di cartone, bruciata dal sole africano, un sole grande, enorme. Terra rossa della savana dovunque, per giorni e giorni, entra in qualunque fessura, ne ho mangiata a chili. Ne ho mangiata cosi tanta che ormai caco con una graziosa tonalita amaranto. Gli occhi rossi,la testa leggera. L'insana e stupenda idea di fare il safari in bici, ho rischiato la pelle piu volte, ed ogni volta il sorriso di chi sa di averla scampata. Un cambio di mutande e via. Lo rifarei? non lo so, per adesso l'ho fatto e mi basta.
Un viaggio fisicamente duro per le salite e per il caldo, pesante per tutta la poverta e la soferenza che ho visto. lo rifarei? non lo so. Completamente fuori da ogni rotta turistica, piccoli villaggi dove il tempo si e fermato, se mai fosse iniziato. Un tempo lungo quando hai lo stomaco vuoto, quando mangi la canna per ammazzare la sensazione di fame. Quando a furia di mangiare banane cachi con la buccia.
La notte faccio fatica ad addormentarmi, quando chiudo gli occhi mi passano davanti tutte le facce smagrite. Una vecchia che sorride con un dente solo, un bambino che si inginocchia e chiede l'elemosina, un uomo senza una gamba che saltella tristemente.

E la foresta. Mi sveglio ed ho una famiglia di babbuini che gironzola attorno alla tenda.Il manubrio della bici che si impiglia nelle liane. Gli ippopotami che al tramonto si incazzano perche vorrebbero uscire a pascolare, ma ho piantato la tenda proprio in mezzo alle balle.

I profumi, mai potro scordarli. Quegli odori che fino ad adesso avevo sentito solo nei bagnoschiuma. Bouche tropicale, felce selvaggia, magnolia energizzante, eucalipto tonificante.
Quello degli odori e un viaggio nel viaggio.

Ho visto il terzo mondo, ora mi mancano gli altri due.

Grazie a tutti quelli che hanno seguito quest'avventura
Fabio - Mzungu



2 commenti:

  1. Ciao Fabio,
    complimenti per i viaggi. Sto valuntando un ciclo-tour in Africa. Vorrei avere consigli sui tratti di savana o selvaggi dove si possono trovare animali di grossa taglia, pericoli accorgimenti suggerimenti in base alla tua esperienza puoi darmi informazioni preziose.

    Cordiali saluti
    Francesco

    francescocosentini@live.it

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  2. hahahaha danilo nn distruggere la casa ahahhaha .....

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